Rimini: Il sogno di un uomo ridicolo

IL SOGNO DI UN UOMO RIDICOLO
di Fëdor Dostoevskij, con Gabriele Lavia
Giovedì 24 agosto ore 21.30 – Teatro Galli
Un uomo, deriso da tutti e da sempre estraneo alla società, è deciso a suicidarsi. Siede sulla poltrona a fianco della scrivania, apre il cassetto ed estrae la pistola. Ma, improvvisamente, si addormenta e inizia a sognare la propria vita oltre la morte, in un pianeta del tutto simile alla Terra, abitato da splendidi esseri non ancora corrotti «dalla prima caduta, dal primo peccato». Una riflessione profonda e appassionata sulla condizione dell’essere umano. Il monologo rappresenta un mondo che si è condannato alla sofferenza, auto-recluso, serrato e costretto in una metaforica camicia di forza, condizione e impedimento di ogni buona azione. Gabriele Lavia in più momenti della sua carriera si è confrontato con questo testo: “Ho scelto di rimetterlo in scena per riaffermare con forza come l’indifferenza, la corruzione e la degenerazione non possano essere le condizioni di vita della nostra società”.
Uno spettacolo di Effimera Teatro Produzioni, traduzione a adattamento Gabriele Lavia, regia di Gabriele Lavia.
In collaborazione con il Comune di Rimini.
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