Guida all’ascolto

Settembre 7, 2012
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In occasione della pubblicazione del libro Spirto Gentil, che raccoglie i testi pubblicati nei diversi libretti di accompagnamento ai cd, AIC propone numerosi eventi musicali tutti coordinati dal musicologo Pier Paolo Bellini e dall’associazione PerformingArts. Ogni evento verrà introdotto da una guida all’ascolto (della durata complessiva di circa un’ora). Ne proponiamo alcune già disponibili, costruite su singoli cd o su selezioni fatte da cd differenti, facendo a volte ricorso a percorsi paralleli tra musicisti e poeti.

La flessibilità realizzativa di queste guide le rende particolarmente adatte a qualsiasi tipo di situazione organizzativa.

Le proposte

1. Finito e infinito in Leopardi e Mozart (visualizza cd n. 5 e cd n. 16)
La sproporzione tra smisuratamente grande e smisuratamente piccolo, tra ciò che ha limiti e ciò che non li ha… un tema ben presente a Leopardi (Sopra il ritratto di una bella donna) e a Mozart (Requiem e Messa dell’Incoronazione). Ma un accento fa la differenza, una opportunità inaspettata di riconsiderare questa situazione drammatica e universale. Guida realizzata su cd.

2. “Note di nostalgia”: Pascoli e Chopin (visualizza cd n. 10)
L’intuizione vertiginosa che il vero sembra, a volte, quasi “a portata di mano”: Sosta, trovo? Non gemono le porte più, tutto oscilla in un silenzio austero. Il silenzio in cui quella Goccia continua a risuonare, ancora e sempre. E un’altra intuizione, drammatica: che ciò che un tempo forse c’era non è più qui… la Prima Ballata.Guida realizzata su cd o dal vivo (pianoforte).

3. “Il nulla alle mie spalle”: il problema della consistenza. Beethoven e Montale (visualizza cd n. 3)
L’azione casuale di volgersi indietro (non l’avevamo mai fatto) e di vedere compirsi il miracolo dell’inconsistenza delle cose … come una grande festa (la Settima Sinfonia, l’apoteosi della danza) le cui ragioni sono distrattamente tralasciate. Basta un particolare, una prospettiva inattesa… e tutto si trasforma. Guida realizzata su cd.

4. “Il viandante dell’Eterno”: l’Arpeggione di Schubert (visualizza cd n. 18)
Basta un verso a rappresentare la condizione immutabile dell’uomo: Straniero sono venuto, straniero riparto. Non esiste un “posto” adeguato a compiere le attese strutturali: A volte mi sembra di non appartenere a questo mondo. E allora, l’unico gesto ragionevole è “camminare”, mettersi in viaggio, essere viandanti… nella speranza che, durante il cammino, qualcosa debba accadere. Guida realizzata dal vivo (violoncello e pianoforte).

5. “Quando un giorno da un malchiuso portone…”: i Preludi di Rachmaninov (visualizza cd n. 45)
Lo scorrere del tempo, il passare delle giornate stanche, nelle città rumorose dove l’azzurro si mostra soltanto a pezzi… E, inaspettatamente, come per una distrazione, come per errore, lo svelarsi di un orizzonte che spalanca. E allora il gelo del cuore si sfa, e in petto ci scrosciano le loro canzoni le trombe d’oro della solarità. O le campane della grande pianura russa. Trasportandoci nella solarità.Guida realizzata dal vivo (pianoforte).

6. “Cantare anche nel dolore”: il Trio Dumky di Dvorak (visualizza cd n. 26)
Il canto dei gitani. Intense riflessioni, mentre si cammina. La vita, nella sua ingenua e immediata alternanza di gioia e dolore, profondità e leggerezza. Senza intermediazioni, come solo un bambino è capace di sostenere, con naturalezza. Nei tempi in cui la mia vecchia mamma mi insegnava a cantare, – strano – le lacrime scendevano dai suoi occhi. Musica di popolo, un fiore raro e bello, che cresce in mezzo agli sterpi contorti. Migliaia passano di lì senza accorgersene, mentre altri la calpestano. E così è grande la probabilità che perisca prima di essere vista da uno spirito attento che l’apprezza.Guida realizzata dal vivo (violino, violoncello e pianoforte) .

7. “Il tramonto della luna”: Leopardi e Chopin (visualizza cd n. 10)
“Non so cosa mi manca”, scriveva il musicista polacco nel suo diario. E il poeta italiano, con lui, si chiedeva Che vuol dir questa solitudine immensa? Ed io che sono? Due cammini umani in gran parte sovrapponibili, un percorso intenso e drammatico in cui Domanda, Dissolvenza e Disillusione sembrano ritmare il drammatico dipanarsi dell’esistenza. Guida realizzata dal vivo (pianoforte)

8. “Non sono più fatto per una vita tranquilla”: le Sonate di Beethoven (visualizza cd n. 22)
Se l’uomo è struttura di desiderio, la sua esistenza non può che essere “tensione”. Il genio tedesco lo sapeva bene: “Il nostro tendere a qualche cosa rende tutto infinito; la meschinità rende tutto finito”, e lo comunicava con straordinaria forza (sonata op. 10, n. 1). Ma sapeva anche che il Ritorno della persona amata (sonata op. 81a) è infinitamente più esaltante di qualunque, universale impeto di perfezione.Guida realizzata dal vivo (pianoforte)

9. “Tu sei il fanciullo eterno, che vede tutto con maraviglia”: il Quintetto di Dvorak (visualizza cd n. 39)
Essere condotti per mano, nelle diverse situazioni, nei diversi stati d’animo che si alternano senza disciplina. La voglia di camminare, di affrettarsi e improvvisamente il venir meno delle energie, la riflessione, la coscienza di un dramma… e, senza ragioni, la frenesia di ballare. E infine un imprevisto. Che realizza le attese. Come succede al bambino che, d’un tratto, senza farci scendere a uno a uno i gradini del pensiero, ci trasporta nell’abisso della verità… Guida realizzata dal vivo (quintetto d’archi)

10. “Cammino senza soste, cercando il riposo”: l’op. 100 di Schubert (visualizza cd n. 14)
L’idea del viaggio ha accompagnato il compositore tedesco per tutta la vita: il wanderer, il viandante, è e sarà l’uomo. E può cominciare il suo cammino con il piglio del giovane baldanzoso. Ma incontra inesorabilmente le contraddizioni, le incertezze. Ed eccolo sostare, riflettere, intonando melodie malinconicamente stupende. Per correre occorre trovare risposta a tutto, essere certi che Attimi di beatitudine rasserenano la tristezza della vita; nell’aldilà gli attimi di beatitudine diventano gioia eterna.Guida realizzata dal vivo (violino, violoncello e pianoforte)

11. “Senza briglie”: le Serenate di Dvorak (visualizza cd n. 43)
Cinque movimenti. Cinque momenti. La vita che scorre. Come vivere una intera giornata insieme al compositore boemo, svegliarsi con la voglia di correre tra i prati, di cavalcare senza briglie, come un puledro. Essere presi da un ricordo, qualcosa che è rimasto indietro, irrisolto. E lasciarsi prendere di nuovo da nuova euforia. Ma, a quel senso di incompiutezza occorre trovare risposta adeguata, per vivere pienamente la festa. Guida realizzata dal vivo (orchestra d’archi)

12. Senso religioso e fede in Wolfgang Amadeus Mozart (visualizza cd n. 5, cd n. 16 e cd n. 24)
La musica liturgica ha accompagnato tutta la produzione e tutta la vita dell’enfant prodige salisburghese. Tante parole, tanta ironia (spesso fuori luogo) sulla sincerità della sua esperienza religiosa. Ma nel giovane era chiara la coscienza della sproporzione di fronte alla maestà del mistero (Ho costantemente Dio davanti agli occhi. Riconosco la sua onnipotenza e temo la sua collera), così come la portata del fatto cristiano (… ma riconosco anche il suo amore, la sua compassione e la sua misericordia per le sue creature: non abbandonerà mai coloro che lo servono). La Messa dell’Incoronazione, la Messa in do minore, il Requiem… capolavori. E testimonianza.Guida realizzata su cd

13. “Quando corpus morietur”: il Miracolo della Speranza. Stabat Mater di Pergolesi (visualizza cd n. 1)
La morte non fu certo una realtà estranea al giovane musicista marchigiano: pur vivendo solo 26 anni vide morire un fratello, il padre e la madre. E così, costringersi a rimanere di fronte all’agonia del Crocifisso per tutto quel tempo (dum) che la madre attese, fino all’ultimo respiro (emisit spiritum) è dura condizione per la grande, inspiegabile, inconcepibile festa. Ora (fac ut). Una sorpresa. Il miracolo: la morte non è la fine. La certezza che ci sia, in ultimo, paradisi gloria.Guida realizzata su cd e dal vivo (archi, soprano e contralto)

14. “Si est dolor similis sicut dolor meus”: i Responsori di De Victoria (visualizza cd n. 25)
Raccontare fatti, cantando. Come se la voce diventasse un pennello, per farci “vedere”. E nello stesso tempo riuscire a sollevarsi dalla fredda cronaca, partecipare in maniera totale alla tragedia che si sta realizzando davanti ai propri occhi: l’amicizia tradita, la violenza del potere distruttivo, il buio sull’umanità, il grido e infine la morte, in deserto solitudinis. Guida realizzata su cd e dal vivo (coro)

15. “Slava”: Gloria, la festa finale nei Vespri di Rachmaninov (visualizza cd n. 17)
Dipingere l’esistenza, cantando. Far percepire l’anelito che sostiene il cuore di chi vive, quell’anelito che, nell’esperienza del limite, spinge a desiderare intensamente ciò che lo trascende. Ed essere capaci, sempre e solo con la voce umana, di trascinarci al di là, oltre, in quei luoghi senza confini in cui tolti i sigilli dalle labbra, è possibile proclamare la festa eterna. E goderne.Guida realizzata su cd

16. La Messa dell’Incoronazione (visualizza cd n. 16)
Un giovane, geniale quanto stravagante, a 23 anni è capace di docere, delectare et movere, trasmettendo, quasi fosse naturale e semplice, verità profonde, le verità della fede. Un catechismo ingenuo, popolare e trascendente allo stesso tempo, attraverso i cardini dell’Ordinarium liturgico: Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei.Guida realizzata su video

Per informazioni e prenotazioni degli eventi contattare Segreteria AIC o scrivere a segreteria@performingarts.it


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