L’ editto di Costantino: ciclo di conversazioni e letture

Ottobre 24, 2012
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In occasione del 1700°Anniversario dell’ Editto di Milano nel 313 d.C. da Costantino, che pose ufficialmente termine a tutte le persecuzioni religiose proclamando la neutralità dell’ Impero nei confronti di qualsiasi fede, ci si chiede che cosa entri nella storia grazie a Costantino?
Non più semplice tolleranza ma libertà.
«Totalmente ed esclusivamente di Costantino è il concetto di libertà religiosa secondo cui il diritto della divinitas di essere adorata come vuole, fonda nei singoli la potestà di seguire la religione che ciascuno avesse voluto» (Marta Sordi).
Una grande attualità perché si tratta dell’inizio di quel valore della libertà che riconosce che lo Stato o le Amministrazioni non sono la fonte assoluta del potere, del diritto o una pretesa etica e, al contempo, indica una laicità non intesa come semplice indifferenza rispetto al fenomeno religioso. La libertà religiosa apre e sostiene tutta l’aspirazione dell’uomo alla verità mostrando la persona e il popolo come nuovi protagonisti.

La svolta Costantiniana. Persona e popolo nuovi protagonisti, incontro con Giulio Maspero e Giovanni Maria Vian a cura del Centro Culturale di Milano (Milano, 29 ottobre 2012).

Verso il XVII centenario dell’editto di Milano, incontro con don Stefano Alberto, Francesco Braschi, Giorgio Feliciani, Alfredo Valvo e Maria Giovanni Vian durante la XXXIII edizione del Meeting di Rimini (Rimini, 22 agosto 2012)

La rivoluzione dell’imperatore“. Si apre a Milano fino al 17 marzo 2013 la mostra “Costantino 313 d.C”

Saggio di Marta Sordi, con prefazione di Andrea Caspani e antologia di testi e pronunciamenti.


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