La mostra delle APAC in tribunale a Rimini

Giugno 26, 2017
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Dall’amore nessuno fugge. Il Portico del Vasaio presenta l’esperienza delle APAC brasiliane in tribunale a Rimini. “Qui entra l’uomo, il delitto rimane fuori”, questa la frase che si incontra prima di entrare nelle carceri APAC (Associazione di Protezione e Assistenza ai Condannati) in Brasile, dove le chiavi del carcere sono nelle mani dei carcerati. Un’esperienza eccezionale, che ha dell’incredibile e che abbiamo potuto conoscere meglio, proprio qui a Rimini, grazie ad una mostra installata al Meeting lo scorso anno. Ora la mostra torna in città, su iniziativa del Centro culturale Il Portico del Vasaio, e precisamente nel luogo – il tribunale – che più significativamente vive tutto il dramma di quell’intreccio, complesso e difficile da dipanare, tra colpa, giustizia, possibile o impossibile redenzione. La mostra sarà visitabile presso la Hall del tribunale di Rimini  dal 28 giugno, al 7 luglio 2017, con possibilità di prenotare visite guidate, chiamando lo  380/5435230.

L’inaugurazione prevede un incontro, dal titolo “L’esperienza delle APAC in Brasile”, il giovedì 29 giugno 2017, alle ore 16.00 in Aula Falcone – Borsellino, sempre presso la sede del Tribunale di Rimini.  Moderati dall’avv. Samuele De Sio (per il Portico del Vasaio), dopo i saluti del dott. Massimo Di Patria (Presidente del Tribunale di Rimini), dell’ avv. Giovanna Ollà (Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rimini) e dell’ avv. Roberto Brancaleoni (Presidente della Camera Penale di Rimini), potremo ascoltare gli interventi  del magistrato Alda Maria Vanoni, presidente della Fondazione AVSI, del giornalista Alessandro Cappello, sempre per la Fondazione AVSI (che collabora con le APAC brasiliane) e di Giorgio Pieri, responsabile del “Progetto Comunità Educante con i Carcerati” della Comunità Papa Giovanni XXIII. Durante l’incontro quindi, si potrà conoscere meglio, attraverso la voce di Cappello, l’esperienza brasiliana, dove il metodo APAC è nato, ma anche le realizzazioni che si stanno diffondendo in tutto il mondo, ed in particolare le esperienze qui nel riminese, messe in atto dalla comunità papa Giovanni XXIII. 

Un incontro dai significati molteplici, non solo per l’oggetto trattato, già di portata enorme, come si potrà ben comprendere visitando la mostra, ma anche per i soggetti che si sono dimostrati  sensibili al tema.  Il coinvolgimento del Tribunale di Rimini, in tutte le sue componenti e nei suoi stessi vertici, indica quel movimento della libertà della persona, che è all’origine del metodo APAC.

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