con Nadia righi – Direttrice del Museo Diocesano Carlo Maria Martini

Alla ricerca dell’Essenziale: La Bellezza come via al vero: L’Annunciazione di Tiziano Vecellio, il compianto di Giovanni Bellini e la cappella del Rosario a Vence progettata da Matisse. Questi i tre capolavori scelti da Nadia Righi per raccontare la ricerca dell’essenziale anche come esperienza personale oltre che dell’artista nel realizzare l’opera. Un percorso affascinante quello in cui ci ha condotto la direttrice del Museo Diocesano che ci ha permesso di guardare all’arte non come mero gesto estetico, ma come ricerca di un significato, e al dettaglio come segno di un oltre, dell’infinito e del Mistero. Il nostro sguardo quindi è stato guidato sulla mano dell’angelo ne L’Annunciazione, il cui gesto è un invito a fidarsi del progetto di Dio sulla nostra vita e nello stesso tempo a riporre la speranza non sulle nostre forze. Nel quadro di Bellini il particolare da osservare, oltre al commovente intreccio di mani, è il cielo azzurro, un punto di fuga che l’artista indica per invitare lo spettatore a guardare alla morte non come ultima parola, perché ad attenderci c’è la resurrezione e la vita eterna. Il percorso si è poi concluso con il capolavoro di Matisse, realizzato da questo artista ateo, ormai anziano e malato, per il convento di suore Domenicane di cui faceva parte Monique Burgeois, prima infermiera del pittore, poi modella e amica, che diventa suora domenicana col nome di suor Jacques-Marie. In uno spazio contenuto e molto semplice, ogni dettaglio è stato progettato con cura: vetrate, disegni, arredi esprimono il senso della ricerca della fede. Tra gli oggetti più significativi su cui soffermarci la filiforme croce di bronzo posta sull’altare: un’impresa che impegnerà molto tempo il maestro francese, e che lui stesso considerava come una sorta di testamento artistico e spirituale. Per tutti la bellezza può essere strada, cammino, prospettiva per allargare l’orizzonte e giungere ad un punto di verità.

Di Paola Cinquanta, 18 maggio 2024