Il tempo di chi prega. Dialogare con Dio attraverso i Salmi è il nuovo libro di Don Gianluca, sacerdote della Fraternità San Carlo, attualmente parroco presso la parrocchia Santa Giulia di Torino.
Venerdì 15 novembre, in un incontro promosso dal Centro Culturale Cara Beltà a Cinisello Balsamo, l’autore si è lasciato interrogare sul significato della preghiera che scaturisce dalla sua confidenza quotidiana con i salmi e il breviario in un dialogo con Francesco Cacopardi, direttore di Istituto Luigi Gatti-Confartigianato.
“Ha ancora senso la preghiera al giorno d’oggi?” ha domandato il moderatore.
“I Salmi sono una forma di preghiera antichissima che la Chiesa ha conservato e ci ripropone costantemente attraverso la liturgia – ha ricordato don Attanasio -. Recitare i Salmi ogni giorno avvicina a Dio se ci si lascia affascinare e penetrare poco alla volta dal messaggio che trasmettono. La preghiera non è una perdita di tempo ma è la modalità per cui l’uomo entra in rapporto col principio di tutto che è Dio. Dio ci parla di continuo finché noi sentiamo la sua voce e cominciamo a rispondergli. Ma per ascoltare uno che parla occorre fare silenzio”.
Ha poi aggiunto il sacerdote della San Carlo: “La preghiera permette di entrare in un’altra dimensione del tempo, mette in relazione con l’eternità e aiuta l’uomo a non scivolare verso il nulla a cui è condotto dal peccato originale.”
Sulla questione se fosse ancora possibile oggi vivere pregando Don Attanasio ha risposto senza esitazione: “si, perché c’è gente che vive così e chi vive così vive meglio”, dimostrando sapientemente come sia un’evidenza della ragione posizionarsi adeguatamente verso tutte le cose e la realtà.
“Dio diventa concreto solo facendone esperienza – ha ribadito Attanasio – per questo c’è bisogno di una struttura oggettiva che viene dalla tradizione e nella quale la Chiesa ci inserisce e ci conduce per mano attraverso la preghiera.”
Alla luce della sua esperienza con gli universitari di Torino Don Gianluca ha poi concluso con passione: “I giovani oggi chiedono fortemente una struttura, un orientamento che si è perso dal ’68 in poi. La Chiesa deve fare compagnia all’uomo, aiutarlo ad incontrare Dio.
Pregare, apre all’incontro con Dio e la lettura quotidiana dei Salmi rimane dopo 3000 anni una strada sicura per giungere a Lui”.
(di Flavia Donzelli)