E’ MEZZANOTTE DOTTOR SCHWEITZER

di Cesbron Gilbert, Rizzoli 2005

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Albert Schweitzer, teologo protestante e musicista, partì missionario e in un appassionato sforzo di imitazione di Cristo si diede alla cura della popolazione africana fondando un ospedale (a Lambaréné, nel Congo francese). Divenne, nel mondo, simbolo della generosa dedizione ai malati di lebbra. Fu a causa di questo fascino che un grande romanziere di formazione cattolica come Gilbert Cesbron volle dedicargli questo dramma teatrale. Nei tre personaggi del dramma (il dottore, il costruttore, il missionario) si esprimono tre modi di intendere la promozione umana e l’esito della carità. La figura di padre Carlo (nella quale è più che adombrato padre de Foucauld) emerge per maggiore umiltà e ragionevolezza. Nell’amicizia e nella differenza tra lui e Schweitzer è proposto il tema profondo dell’opera. L’azione del dramma si svolge in due notti, nell’agosto del 1914, all’inizio della Grande Guerra.

Introduzione di Davide Rondoni

«… e poi bisogna, anzitutto, amare l’inaspettato. Un giorno, un viso si affaccerà a una porta, un libro cadrà sotto la sua mano, ascolterà la parola di uno sconosciuto… e la sua vita troverà d’un tratto la sua ragione. Ogni grande esistenza nasce dall’incontro di un gran caso…»

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