GIUSSANI E GUARDINI

Una lettura originale di Monica Scholz-Zappa, Jaca Book (collana Pensiero cristiano) 2016

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Con la pubblicazione del libro “Giussani e Guardini. Una lettura originale”, (Jaca Book, 2016) Monica Scholz-Zappa, docente universitaria di Scienze linguistiche e culturali di Friburgo, offre un prezioso il contributo per avvicinarci a due testimoni esemplari, due grandi intellettuali che hanno fortemente segnato il contesto ecclesiale che li circondava; gli anni ’30 della Germania per Guardini e gli anni ’50 dell’Italia per Giussani e vedere come entrambi si sentivano chiamati dalla storia a riproporre “l’attualità e la pertinenza dell’annuncio cristiano”. Il volume mette sotto i riflettori il rapporto fra i due uomini che entrano in dialogo sulla fede come avvenimento dell’adesso e sull’essenza del cristianesimo davanti alle sfide della modernità. Una riscoperta dell’eredità di due padri eccezionali e del loro legame, a partire da quella famosa affermazione di Guardini che tanto colpi don Giussani: «Nell’esperienza di un grande amore tutto diventa Avvenimento».

Dalla quarta di copertina: Romano Guardini (Verona 1885 – Monaco di Baviera 1968) è, indubbiamente, uno dei teologi più significativi del Novecento. La sua copiosa opera, che spazia dai temi di natura antropologica e pedagogica a quelli di politica e di estetica, è intessuta della drammatica riflessione sul fondamento della vera identità cristiana. Di fronte all’avanzata delle ideologie totalitarie e alla manipolazione dell’essenza religiosa dell’uomo, Guardini, in dialogo con la modernità, si adopera per superare la riduzione del cristianesimo a dottrina, riaffermandone “l’essenza”: Cristo stesso. Luigi Giussani (Desio 1922 – Milano 2005) è tra coloro che colgono la novità di Guardini e dei suoi scritti, letti e studiati già durante la sua formazione seminaristica. Giussani fin da subito condivide l’approccio di Guardini all’uomo e alla storia, la necessità di una ricomprensione e rifondazione dei concetti di fede e religiosità, del superamento della riduzione razionalistica del cristianesimo a insieme di norme o a sistema etico, riaffermandone la sua natura di “avvenimento”. In un dialogo a distanza, Giussani rilegge, con accenti personali e innovativi, alcuni temi guardiniani, come la concezione della realtà della Chiesa, del significato della moralità e della cultura, fino a una ripresa del significato del potere e del senso dell’agire umano. L’incontro e il confronto con l’opera di Guardini nella “lettura originale” di Giussani si offre, così, come occasione di approfondimento di alcune categorie-chiave della loro esperienza.

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