IL MAESTRO VETRAIO

Di Alberto Raffaelli, Itaca 2016

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21/04/2016 Il maestro vetraio: un mosaico commovente di drammi e speranze nella Venezia dei nostri giorni. L’omicidio di una misteriosa donna, le losche vicende di corruzione nei palazzi di Venezia, una ragazza moldava clandestina sparita nel nulla: su questo e altro indaga il viceispettore Giovanni Zanca, in un giallo dai risvolti imprevedibili che trova la chiave di volta nella vetrata che un giovane maestro vetraio sta realizzando in una vecchia fornace di Marghera. Un romanzo intrigante, mozzafiato.
È Venezia il teatro straordinario di questo romanzo che vede il ritorno del viceispettore Giovanni Zanca, già protagonista de L’Osteria senza oste. Proprio quell’inchiesta gli è costata il trasferimento in laguna e ancora una volta per lui, ormai prossimo alla pensione, si apre un nuovo capitolo.
Due sono le indagini affidate al poliziotto: una vicenda di corruzione nei palazzi di Venezia e l’omicidio di una prostituta albanese consumato nell’ambiente dell’immigrazione clandestina. Il cadavere viene ritrovato nella zona industriale di Marghera, nei pressi della vecchia fornace dove Benedetto Zaccaria, figlio dell’ultimo maestro vetraio di San Marco, sta fondendo i dodici quadri che comporranno una maestosa vetrata artistica: dodici pezzi di vita quotidiana in cui trovano posto personaggi feriti e disperati, in una sorta di moderno e inquietante Giudizio Universale. Il laboratorio del vetraio diviene così il palcoscenico in cui tutte le storie si incrociano e trovano un epilogo del tutto imprevisto.

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