
La poetessa cilena Gabriela Mistral fu la prima donna latinoamericana ad aver vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 1945. Di origini basche e ebree, nacque a Vicuña, in Cile, il 7 aprile 1889 si occupa ben presto dei diritti delle donne ei dei temi dell’insegnamento e dell’educazione.
Il contributo di Gabriela Mistral alla società e alla cultura cilena avvenne anche attraverso l’insegnamento e la difesa dei diritti e con l’intensa attività di rappresentanza istituzionale per il suo Paese in diverse ambiti a carattere internazionale: Mistral visse anche in Messico, e in Europa, a Parigi, in Italia (dove, come in molte altre città, fu console onorario a Napoli e a Rapallo) e in Spagna. Vinse il Nobel nel 1945, a 56 anni e morì a New York nel 1957.
Fra le sue raccolte di sue poesie ricordiamo: Sonetos de la muerte (1914, Sonetti della morte) dopo il suicidio del suo fidanzato; Desolación (1922, Desolazione) pubblicato a New York, che la rese famosa; seguirono Ternura (1924, Tenerezza), canti per l’infanzia e Tala (1938, Distruzione). Tra le opere in prosa: Lecturas para mujeres (1923) dedicato alla maternità e alla cura dell’infanzia, Recados, Contando a Chile (1957)
Vedi un documentario sulla vita e l’ eredità di Gabriela Mistral a cura di Gloria Garafulich-Grabois (Director, Gabriela Mistral Foundation);
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