Preghiera per la pace in Siria

Maggio 18, 2016
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Venerdì 20 maggio nella Basilica di Santa Maria Nuova ad Abbiategrasso serata PRO SIRIA, preghiera per la pace e giudizio sulla situazione attuale. Papa Francesco il 1° maggio aveva detto: “Ricevo con profondo dolore le drammatiche notizie provenienti dalla Siria, riguardanti la spirale di violenza che continua ad aggravare la già disperata situazione umanitaria del Paese, in particolare nella città di Aleppo, e a mietere vittime innocenti, perfino fra i bambini, i malati e coloro che con grande sacrificio sono impegnati a prestare aiuto al prossimo. Esorto tutte le parti coinvolte nel conflitto a rispettare la cessazione delle ostilità e a rafforzare il dialogo in corso, unica strada che conduce alla pace.”

Ore 20.45 recita del Santo Rosario per chiedere il dono della pace per il popolo siriano

Ore 21.00 intervento del giornalista e scrittore ANDREA AVVEDUTO, autore del libro L’ORA PRIMA DEL MIRACOLO. STORIE DAL MEDIO ORIENTE

Videoproiezione dell’intervista che Padre Ibrahim ha rilasciato per questo gesto di preghiera.

Noi però non ci arrendiamo. Siamo tribolati ma non schiacciati. Alle case danneggiate che abbiamo visitato, insieme con l’ingegnere, abbiamo distribuito subito scatole di alimentari di emergenza e abbiamo iniziato a riparare, cominciando dalle porte e le finestre. Per chi ha avuto la casa tutta danneggiata, abbiamo aiutato con i soldi per prendere case in affitto per tre mesi, con la possibilità di rinnovare il pagamento. In tantissimi bussano alla nostra porta terrorizzati, soprattutto le famiglie con i bambini piccoli. La maggior parte di loro non ce la fa a pensare di fuggire: non hanno neanche un soldino per il trasporto. Per me, in questa situazione, non restano che l’accoglienza e l’ascolto. Dopodiché, bisogna passare subito all’azione: non si può rimandare all’indomani. Il lavoro però è immenso e così anche le necessità. ………………………………. Dentro il dolore di questi giorni, mi torna alla mente il Salmo che dice: “Fino a quando Signore ti scorderai di me?”. La domanda a volte affiora: il Signore ci ha abbandonato? Ma dove è il Signore? È un momento dove la fede viene scossa fortemente dalle sue radici per tutto il “piccolo gregge” che è rimasto ancora ad Aleppo. A Saul, il Risorto l’aveva chiesto: “Perché mi perseguiti?”, lasciando una conferma sicura della Sua unione con le membra del Suo Corpo mistico. Egli è presente; sofferente e appeso sulla croce e non “guarda da lontano mentre i Suoi soffrono”. Egli è presente in mezzo al Suo popolo; lo aiuta e lo assiste attraverso la tenerezza misericordiosa dei suoi pastori; anche se sono molto affaticati e amareggiati al vedere cosa succede al loro gregge. Così è per noi, frati francescani. E per questo rimaniamo qui.
(Lettera di Padre Ibrahim da Aleppo, 07 febbraio 2016)


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