
Lo spettacolo teatrale «Ci aspettano per ballare». Storie di profughi, santi e martiri d’oggi, di e con Lorena Ranieri regia di Daniele Bentivegna, dopo un primo debutto romano è andato in scena a Stresa al teatro Rosmini sabato sera 22 ottobre.
Una clochard romana che vive in stazione e chiede l’elemosina all’uscita di un supermercato in attesa di qualcosa o qualcuno, «quattro tipi di pane integrale e a me manco me saluta», una madre e un bambino come tanti, in viaggio dal Medio oriente verso una vita migliore, una suora veneta saveriana che ama l’Africa e la missione a lei affidata. Sono le tre storie che compongono la trama dello spettacolo, storie vere, fatti accaduti, letti sui giornali, vite di eroiche ma ordinarie.
Ad interpretare le tre donne è una straordinaria Lorena Ranieri, attrice e drammaturga teatrale allieva del maestro Dominique de Fazio, appassionata di teatro sociale, fruibile, sempre contemporaneo e in contatto con l’oggi, con le sue emergenze e le sue grandi sfide.
L’altro protagonista sul palco è il pupazzo – bambino, vestito di tutto punto, elegantissimo con il papillon perché la madre gli aveva detto che la traversata per andare in Italia sarebbe stato il viaggio più importante della vita e che al suo arrivo tutti lo avrebbero accolto con una grande festa, bisognava vestirsi eleganti ed essere pronti alla festa.
Denise, la barbona è il personaggio chiave dello spettacolo, che racconta tutte le storie e aiuta lo spettatore a scoprirle e riviverle. E’ lei che apre la scena dello spettacolo con il suo carrello e la sua cassetta della frutta in attesa che qualcuno la ascolti e che a qualcuno interessi quello che lei vede negli occhi della gente che vede passare. Si prende il tempo e lo spazio per raccontare una storia, anzi tre: la sua di alcolizzata piena di desiderio, quella di un bambino e di sua madre profughi dalla Siria e ancora la struggente vicenda di una suora violentata e uccisa in Africa.
È lei ad interpretare i personaggi, ed è lei alla fine a ritornare se stessa, sola e rassegnata, di nuovo di fronte all’uscita dello stesso supermercato.
A fare da cornice alle tre storie sono le parole di Eliot, tratte dalla sua opera, Cori da «La Rocca».
Una grande regia quella di Daniele Bentivegna, attore e regista milanese dell’’Associazione Teatro2