Abbiamo intitolato il nostro centro culturale a don Mezzera, un prevosto della fine del 1800, che aveva intentato una causa per riportare beni e immobili alla Chiesa. Il nostro centro culturale “don Mezzera” era stato preceduto da un centro sociale “la Bottega” presente ed attivo durante gli anni difficili e assai turbolenti della diossina a Seveso (1976). Quegli anni hanno visto il centro sociale attivo e presente sia come occasione di aggregazione, sia come luogo di resistenza di fronte agli attacchi di chi voleva utilizzare la vicenda di Seveso come un varco per la legalizzazione dell’aborto. Attualmente il centro culturale vive all’interno di una sede significativa: una porzione di una ex fabbrica tessile (un setificio) che è stata per Seveso un pezzo significativo della sua storia. Nello stesso fabbricato, è attiva l’accademia di musica “Marziali” con la quale sono in atto sinergie e collaborazioni. Il logo del centro è stato preso da un’antica cartina (1580 circa) preparata per san Carlo Borromeo, in occasione di una visita pastorale nella Pieve di Seveso.