Bari: Arca russa
Il Centro Culturale di Bari propone un ciclo di incontri dal titolo “Al fondo del nulla, il soffio della vita”, conversazioni, proiezioni cinematografiche, letture di testi, che si incentrano sui temi della cultura russa dell’Ottocento e del Novecento in articolare degli autori L. Tolstoj, B. Pasternak, V. Grossman.
Da Guerra e Pace al Dottor Živago, da Vita e destino ai film di Aleksandr Sokurov, gli incontri ci introdurranno al cuore del paradosso dello spirito russo, dove, al fondo del turbine dell’esistente, emerge l’attaccamento alla vita e, nello sguardo poetico, si chiarisce la coscienza dell’irriducibilità dell’io. Figure, concetti, rappresentazioni per scorgere, nello specchio della tradizione della Russia, il destino del nostro esserci, oggi, in Occidente.
Il primo appuntamento è la proiezione di “Arca russa” di Aleksandr Sokurov (Russia, 2001). Invisibile allo spettatore, un personaggio dei nostri giorni, fuori campo – forse lo stesso regista -, in compagnia di un diplomatico francese dell’Ottcento, attraversa le sale dell’Ermitage, l’antica reggia degli zar a San Pietroburgo. I due “spiano” negli angoli più segreti, nelle sale fastose, nei giardini pieni di neve, si inerpicano e scendono per le sontuose scalinate, senza soluzione di continuità. La cinepresa – in un unico piano sequenza – non viene mai “staccata”, non ha pause, come non ha pause, sospensioni la vita e il fluire del reale, della coscienza. Cosa cercano nei magnifici corridi affrescati, quale tesoro ammirano nei dipinti di Rembrant e di Rubens? Qual è il segreto che l’Ermitage cela e che è essenziale per i due compagni di viaggio conoscere? (Centro Culturale di Bari)
Leggi “Capire guardando: lo straordinario viaggio nella storia di A. Sokurov” di Fabrizio Sinisi (ilsussidiario.net, 17 febbraio 2014)
