Bari: L’irriducibilità dell’io
Il Centro Culturale di Bari propone un ciclo di incontri dal titolo “Al fondo del nulla, il soffio della vita”, conversazioni, proiezioni cinematografiche, letture di testi, che si incentrano sui temi della cultura russa dell’Ottocento e del Novecento in articolare degli autori L. Tolstoj, B. Pasternak, V. Grossman.
Da Guerra e Pace al Dottor Živago, da Vita e destino ai film di Aleksandr Sokurov, gli incontri ci introdurranno al cuore del paradosso dello spirito russo, dove, al fondo del turbine dell’esistente, emerge l’attaccamento alla vita e, nello sguardo poetico, si chiarisce la coscienza dell’irriducibilità dell’io. Figure, concetti, rappresentazioni per scorgere, nello specchio della tradizione della Russia, il destino del nostro esserci, oggi, in Occidente.
Quarto appuntamento dal titolo “Il reale non è razionale: l’irriducibilità dell’io nell’opera di V. Grssman”. Letture di brani a cura di Tiziana Liuzzi, insegnante di Storia e Filosofia. Se tutto ciò che è reale è razionale, è razionale ciò che è disumano, assurdo, violento, caotico? Con questa domanda nella mente e nel cuore V. Grossman ha conosciuto il lager, la morte sistematicamente determinata nei campi di sterminio del Novecento e ha raccontato la meschinità di chi è stato connivente con il potere. Ha attraversato il gorgo, il negativo e si è interrogato dinanzi al tribunale della storia. “Cosa diremo al cospetto del passato e del futuro noi uomini del secolo-canelupo? Diremo che non c’era stata un’epoca più dura della nostra, ma non abbiamo lasciato morire l’umano, perchè non c’è nulla di più sublime dell’umano nell’uomo”.
(Centro Culturale di Bari)