Cambiago (Mi): “..a che tante facelle?”

Inaugurazione mostra con Elio Sindoni


Il Centro Culturale Don Renzo Fumagalli organizza la mostra dal titolo “…a che tante facelle? La Via Lattea tra scienza, storia e arte”, realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 2006.

Interviene
Elio Sindoni, Professore ordinario di Fisica Generale

La mostra sarà esposta a Cambiago, dal giorno 11 al 19 ottobre 2014 presso Chiesa S.Giuseppe – via Garibaldi, Cambiago (Mi) con i seguenti orari:
Domenica 12 e 19 : dalle 14.00 alle 19.00
Lunedì 13 : dalle 10.00 alle 11.00
Giovedì 16, Venerdì 17 e Sabato 18: 16.30/18.30 e 20.30/22.30

Resoconto della mostra
In una serata ricca di pubblico, la sera dell’11 ottobre, il prof. Elio Sindoni ha
presentato al pubblico cambiaghese la mostra “A che tante facelle?”, esposta nella
chiesina di S.Giuseppe dall’11 al 19 ottobre.
Il percorso della mostra ci ha mostrato l’uomo di fronte a uno spettacolo naturale
imponente e alla sua domanda di significato. Oggi questo spettacolo ci è precluso
dall’inquinamento luminoso, ma fino al secolo scorso questa striscia dalla
consistenza lattiginosa ha interrogato l’uomo riguardo al suo posto nell’universo.
Abbiamo visto come in diverse culture era il simbolo di un ponte tra il regno dei vivi e quello dei morti, la sorgente della vita che proviene dal cielo, fino ad arrivare
alla straziante domanda di Leopardi: “a che tante facelle? e io che sono?”. Si
arriva così al culmine della ricerca di un nesso tra noi e le stelle, l’universo e
tutto quanto. Nell’ultimo secolo la scienza ci ha mostrato in modo dettagliato la natura della Via Lattea, ci ha mostrato come è nata e come si evolve, la
posizione del nostro sistema solare al suo interno e cosa c’è al suo esterno. Si arriva quasi ad avere le vertigini quando si comprendono le enormi distanze e dimensioni in gioco. Ma la scienza è arrivata anche a dimostrarci che tutto questo è stato necessario perla nostra esistenza: ogni atomo del nostro corpo è stato creato all’interno delle stelle. La conclusione della mostra ci riportava alla domanda di Leopardi, perché un poeta può ricordare a uno scienziato cosa sta cercando e lo scienziato spiegando te riguardo la nostra galassia rese possibili
dal satellite Planck: nuove regioni di gase polveri, che spiegano meglio un mistero
che da anni impengava gli studiosi. Quindi la comprensione delle cose procede e ogni volta tutto è più affascinante.
La settimana seguente diverse guide si sono succedute nel presentare ai visitatori
i pannelli della mostra. Visitatori che alla fine hanno raggiunto un numero considerevole: tra scuole, gruppi e singoli siamo arrivati quest’anno a oltre 800 presenze.
Le testimonianze delle guide mostrano che il tema, oltre ad essere affascinante
in sé e a mostrare le più recenti risposte della scienza, introduceva a domande più
profonde, riportiamo la testimonianza di Giacomo: “Emozioni innanzitutto nello
stupirsi che Chi ci mi ha fatto mi regala anche tutto questo spettacolo ma anche
che regala la possibilità di accorgermi di come nello studiare la mostra è stato un
crescere della mia curiosità e stupore per quello che ho e posso vedere per chiedermi, perché c’è tutto questo, chi l’ha fatto e è per me? Per fare poi le visite guidate c’è sempre lo spettacolo di un guadagno per se, indipendentemente dalla
mostra e dalla mia preparazione, questo perché ci sono li io! I bambini sono sempre uno spettacolo e sono quella conferma di una intuizione che mentre
spiegavo la mostra diventava sempre più una bellezza per me!
Mentre raccontavo della vastità dell’universo, di come sono fatte le stelle e di cosa si può vedere osservando il cielo guardavo negli occhi i bambini e una in particolare che mentre parlavo stavo osservando, ad un tratto gli si sono illuminati gli occhi e spalancata la bocca! Alla fine ha chiesto alla mamma se poteva rimanere lì ancora un po’ a vedere il video finale! Grato di questo perché mi ha obbligato a chiedermi: “ma io guardo così la realtà?”. Come la bambina che non rimane ferma di fronte alla realtà ma si muove, si com-muove!”
(Silvano, da Il Centro, n. 122, dicembre 2014)



Data

Sabato 11 Ottobre 2014 ore 21:00

Luogo

Salone Oratorio, via Veneto, Cambiago (Mi)