Cinisello Balsamo (Mi): L’avventura umana di Guareschi

Inaugurazione mostra con Giorgio Vittadini


Il “Centro Culturale Carabeltà” è stato tra gli organizzatori della mostra “L’avventura umana di Giovannino Guareschi”. La mostra del #meeting intende celebrare i 100 anni della nascita di Giovannino Guareschi, presentando a tutto tondo la sua figura e la sua opera, con lo scopo di mettere in luce un uomo che non fu solo un grande umorista, creatore di don Camillo e Peppone, ma anche uno dei più grandi scrittori del ‘900. L’esposizione si pone come strumento attraverso il quale il visitatore possa entrare nel mondo di Guareschi, un universo capace di mostrare agli uomini quanto siano belli e quanto grande sia il loro destino: sarà sufficiente che abbiano l’umiltà di aprire la loro anima al soffio eterno del Creatore.

Sono intervvenuti
Giorgio Vittadini, presidente Comitato Guareschi 2018
Claudio Gelain, giornalista e caporedattore TG4

La mostra sarà aperta dal 2 al 10 febbraio 2019 con i seguenti orari:
da domenica 3 a domenica 10 febbraio: 10.00 – 12.30; 15.00 – 19.00
giovedì 7 febbraio: 15.00 – 19.00; 20.30 – 22.30
lunedì 4 febbraio: chiuso

Cronaca dell’incontro
L’avventura umana di Guareschi in mostra a Cinisello Balsamo
Vittadini: “un uomo che ha intuito che Cristo non è un’idea, ma un amico”
Censurato dalla critica letteraria e liquidato con poche righe nelle antologie scolastiche, Giovannino Guareschi, al contrario, si conferma ancora una volta una figura molto apprezzata dal pubblico e non solo per il favore che incontrano le trasposizioni cinematografiche del suo ciclo di racconti su don Camillo e Peppone, ma per la sua statura umana e la capacità di parlare a tutti.
A testimoniarlo la sala dei Paesaggi della storica Villa Ghirlanda di Cinisello Balsamo gremita di pubblico per la presentazione della mostra “Non muoio neanche se mi ammazzano.
L’avventura umana di Giovannino Guareschi”, realizzata nel 2008 dal Meeting di Rimini per celebrare i 100 anni dalla nascita di Guareschi e promossa a Cinisello Balsamo dal Centro Culturale Cara Beltà, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, il Decanato cittadino e il Centro di Aiuto alla vita, in occasione del cinquantenario dalla morte.
A guidare nella riscoperta della figura di uno degli autori del ‘900 più tradotti all’estero (in ben 64 lingue) Giorgio Vittadini, presidente del Comitato Guareschi 2018, che ha risposto alle domande di Claudio Gelain, caporedattore del TG4.
Guareschi è stato un importante giornalista, umorista, soprattutto un grande narratore, che ha trasfuso nelle sue opere tutta la sapienza della sua arte antica di cantastorie, illuminandola da una filosofia del buon senso e da una teologia della speranza, espressione di un profondo senso religioso.
“Guareschi intuisce che Cristo non è un’idea ma un amico, una presenza che si incontra, che parla al cuore dell’uomo. Cristo non impone ma suggerisce, aiuta la libertà dell’uomo – così Giorgio Vittadini introduce nella sua figura e in quella di don Camillo -. Don Camillo è un facinoroso come Peppone. Il Cristo ligneo sull’altare maggiore, vero protagonista di Mondo piccolo, cerca di frenarlo. È sempre un dialogo che aiuta don Camillo a diventare se stesso e a prendere coscienza della sua responsabilità. È un dialogo che supera l’ideologia. Quanto ne abbiamo bisogno noi oggi!” Mondo piccolo, è una piccola realtà ma è il riflesso di quelle grandi, è un’opera che ha ancora molte cose da insegnare: “Dal particolare arrivi all’universale. L’opera ci mostra come gente diversa possa vivere insieme perché la loro umanità converge. L’ideologia è sempre superata
dal dialogo per il bene comune. La realtà poi non è la riduzione razionalistica che noi facciamo, è molto di più, è un luogo misterioso. Occorre arrendersi a questa profondità”, ha sottolineato Vittadini.
Una storia che non finisce. Guareschi è più vivo che mai. L’uomo della bassa che non si fece sopraffare dalla disperazione neanche nei momenti più drammatici vissuti nel lager o in prigione, che non mise mai una nota di odio nei suoi scritti, ci lascia ovunque tracce di questa fede, della certezza che Cristo non ci lascia mai soli.
Bisogna salvare il seme, la fede. Questo è il compito che Guareschi lascia a tutti noi. La fede come scoperta del cuore, delle esigenze originali che ti fanno diventare più vero.
Paola Cinquanta



Data

Sabato 02 Febbraio 2019 ore 16:00

Luogo

Sala dei Paesaggi di Villa Ghirlanda Silva, via Frova 10, Cinisello Balsamo (Mi)