Cinisello Balsamo (Mi): Per quale strada la Misericordia?
Il Centro Culturale “Cara Beltà” ha organizzato l’incontro dal titolo “Quale strada dovrà fare la Misericordia?.” Miseris cor dare: dare il (proprio) cuore ai miseri. Avere a cuore, prendersi cura, come Gesù si prende cura di noi per sempre. L’ esperienza di Suor Faustina Kowalska, una delle più importanti mistiche del secolo scorso, al centro di una grande riflessione nell’anno Santo della Misericordia.
La misericordia è un mistero che ci supera, ma che, attraverso l’esperienza dei santi, possiamo imparare a conoscere e a penetrare sempre più in profondità.
A raccontarlo è Don Gianluca Attanasio, missionario della Fraternità di San Carlo e parroco di Torino che, qualche anno fa, dopo aver letto il diario di Suor Faustina Kowaslka, ne è rimasto illuminato. Ora sulla mistica polacca ha scritto il libro intitolato Suor Faustina, la santa della misericordia ( edizioni Messaggero Padova) che ha presentato, mercoledì 2 marzo 2016, attraverso la forma del dialogo con Francesco Cacopardi, insegnate e direttore dell’Istituto Gatti, nell’incontro promosso dal Centro Culturale Cara Beltà, in collaborazione della parrocchia San Pietro Martire di Cinisello Balsamo e dell’associazione Ibaltic.
Suor Faustina può essere la chiave di lettura per seguire un percorso. Come ha sostenuto papa Giovanni Paolo, la santa ci comunica che Gesù appare a vivo e risorto, vincitore della morte e del male. E dal cuore squarciato di Cristo che sgorga la misericordia. Sull’orlo dell’abisso trionfa l’amore. L’esperienza di Suor Faustina vale per tutta la Chiesa universale.
Cosa può dire al mondo di oggi, scettico e razionalista, l’esperienza mistica? Alla prima provocazione di Francesco Cacopardi, anch’egli appassionato di Suor Faustina, Don Gianluca risponde che “la mistica è una speciale percezione del mistero di Dio. Noi come conosciamo Dio? Attraverso coloro che l’hanno visto, è una fiducia sulla conoscenza di queste persone. Io non ho visto Gesù, ma attraverso questa santa l’ho conosciuto di più. Così come ho imparato a guardare la realtà che ho davanti dopo aver visto i quadri degli impressionisti”. Un’altra domanda: Suor Faustina parla di anime con un’ampissima gamma di sfumature grazie ad uno sguardo in profondità sugli altri. “Come si fa l’esperienza di avere un’anima? Se non si nutre di silenzio, amore, preghiera, sacramenti non si fa esperienza di essa. Se la nutro con spazzatura la intossico e si affloscia – dice Don Gianluca -. Grande importanza ha il silenzio. Ascoltando la gente vedi la bellezza delle anime”. E aggiunge: “ Cosa fanno di male le nostre parole? Possono edificare o ferire. Si fanno molti torti all’anima degli altri ma soprattutto alla propria. Un’anima che chiacchiera molto è vuota. Il silenzio serve per custodire la propria anima.
Al centro, sottolinea il professor Cacopardi, ci sono i temi dell’umiltà e dell’obbedienza. “L’umiltà è la scoperta più bella. Suor Faustina afferma che ne’ le grazie ne’ le rivelazioni, ne’ la perfezione costituiscono la sostanza dell’anima. Essa sta nella sua volontà stretta con quella del Signore. L’unione con Dio si raggiunge con l’umiltà. Infatti, se la grazia si dona a una persona orgogliosa, questa non fa che inorgoglirsi ulteriormente. Spinta da Gesù a dipingere il quadro con l’immagine di Gesù misericordioso e a istituire la festa della Misericordia, le altre suore la deridono e la perseguitano. La attaccano perché non la ritengono degna, è troppo misera. Eppure Gesù l’ha scelta proprio per questo. Noi siamo strutturalmente nulla, siamo polvere. Se riconosciamo questo, Gesù può elevarci. Come? Con una conoscenza sempre più approfondita. I bambini crescono velocemente perché si fidano e vanno dietro ai genitori. L’obbedienza è la strada per l’umiltà. Se sono troppo orgoglioso non obbedisco a nessuno.
Che valore hanno l’immagine di Gesù misericordioso e la coroncina della misericordia? chiede ancora Francesco Cacopardi. Don gianluca risponde: “La preghiera non è un automatismo, esalta la libertà dell’uomo che Dio non forza mai. In punto di morte l’uomo ha da Dio l’ultima possibilità di salvezza. La preghiera è una grande possibilità di salvezza per sé e per gli altri”
L’incontro termina con un accenno sul rapporto che c’è tra la giustizia e la misericordia di Dio.
“La misericordia di Dio è più grande della sua giustizia. Questo non significa però che Dio è un relativista, al contrario, il male procura l’ira di Dio. Noi sperimentiamo la misericordia perché Lui ci perdona. Ma potremo capire fino infondo cos’è la misericordia solo nel giorno del Giudizio universale”.
Sono intervenuti
don Gianluca Attanasio, sacerdote della Fraternità di San Carlo Borromeo e autore del libro “Suor Faustina. La santa della Misericordia” (Edizioni Messaggero, 2015)
Francesco Cacopardi, professore e Direttore di Istituto Gatti di Milano
Approfondimenti
Leggi “Faustina Kowalska. In un “Diario” le domande più profonde dell’anima (e le risposte)” di don Vincent Nagle (da Ilsussidiario.net, 06/03/2016)