Genova: L’arco di luce

Presentazione del libro di Giovanna Conti


Il Centro Culturale Charles Péguy ha organizzato la presentazione del libro “L’arco di luce. Una favola per bambini, una parabola per adulti” di Giovanna Conti (Itaca. 2014) con la partecipazione del curatore, Rodolfo Balzarotti, e dell’artista francese Marie-Michèle Poncet, autrice delle illustrazioni al testo.

L’arco di luce è il racconto che Giovanna Conti ha scritto nel 1988, dopo la tragica morte del marito, per accompagnare i suoi figli in quella circostanza drammatica, che lei ha vissuto nel rapporto con il Mistero. Oggi Giovanna, colpita dalla SLA, ha ritrovato nell’esperienza della malattia le ragioni e il significato di quel racconto, che ha voluto ripubblicare, arricchito dai dipinti di Marie-Michèle Poncet e da altri scritti, a beneficio del Centro Clinico Nemo.

Resoconto dell’incontro
L’arco di luce è il racconto che Giovanna De Ponti Conti scrisse qualche tempo dopo la tragica morte del marito, nel 1988, per accompagnare i suoi figli in quella circostanza drammatica da qui il sottotitolo del libro: Una favola per bambini, una parabola per adulti. Oggi Giovanna, colpita dalla SLA, ha ritrovato nell’esperienza della malattia le ragioni e il significato di quel racconto, che ha voluto ripubblicare, arricchito dai dipinti di Marie-Michèle Poncet e da altri scritti.
Il libro, edito da Itaca ed i cui diritti d’autore sono devoluti al Centro Clinico Nemo, è stato presentato a Genova venerdì 12 dicembre in un incontro proposto dal Centro culturale Charles Péguy, con l’intervento del curatore, Rodolfo Balzarotti, e di Marie-Michèle Poncet, autrice delle illustrazioni al testo, che hanno offerto una testimonianza del loro personale confronto con l’esperienza di Giovanna e con il percorso umano espresso nel racconto.
Chi li ha ascoltati si è trovato così coinvolto in una intensa trama di amicizia, in cui la storia di Giovanna, attraverso Rodolfo Balzarotti, studioso di arte e in particolare del pittore Bill Congdon (è direttore scientifico della William G. Congdon Foundation), ha raggiunto e toccato la scultrice e pittrice Marie-Michèle Poncet. Nelle tavole create per illustrare L’arco di luce Marie-Michèle ha ripercorso il racconto, sottolineando, attraverso il ritmo delle forme e l’accordo e il contrasto dei colori, quei passaggi che entravano in risonanza profonda con la sua esperienza di artista.
Nel suo intervento Marie-Michèle ha raccontato come la creatività sorga dalla sofferenza e dall’amore: “non sono capace di lavorare con un’idea prefissata, non riesco a durare a lungo se non sono condotta da una necessità altra rispetto all’idea che mi fa partire all’inizio. Se non è così, il lavoro decade rapidamente, si svuota ed io entro in crisi, perché non riesco a tenerlo con convinzione fino a trovare una corrispondenza in me che si impone. Quasi sempre la pittura rinasce con un tuffo nel buio, come l’avanzare di una foresta di notte senza sapere dove si va, inoltrandosi passo dopo passo in un altro mondo; non si può prevedere il cammino che si fa con una mappa, non esiste la mappa: si segue un impulso a tastoni e la paura sparisce. Tutta l’attrattiva che mi tiene in cammino sta nello scoprire dove mi porta, cosa cerco”.
Al termine della presentazione è sorto tra relatori e pubblico un ricchissimo dialogo, che ha reso evidente come il guadagno che si ha dalla comunicazione non è tanto la conoscenza di una storia in sé, ma la convenienza e il fascino di guardare le cose nel profondo, di lasciarsi interrogare da esse (in ogni circostanza, dallo stare di fronte alla malattia alla pittura).
Così, anche in situazioni di vita diverse da quelle di chi ci parla, possiamo desiderare di rifare l’esperienza di rapporto con il reale che l’altro ci comunica.
La possibilità di incontrare esperienze di persone che stanno all’urto della realtà e che provano a come quella realtà li riguardi, è una cosa desiderabile, come è desiderabile che questo fenomeno si possa allargare agli altri, per capirlo di più.



Data

Venerdì 12 Dicembre 2014 ore 18:15

Luogo

Passeggiata Librocaffè, piazza Santa Croce 21, Genova