Milano: La Bellezza si fa strada
La polveriera del Medio Oriente e l’emergenza profughi, il flagello dell’Isis, gli attentati a Parigi, Beirut, Tunisi, San Bernardino. Echi di quella che Papa Francesco chiama “guerra mondiale a pezzi”. In un mondo sempre più globalizzato non c’è niente che possa essere considerato come “lontano”. Il confronto con l’altro è ormai un tema ineludibile, ma di fronte al quale prevalgono lo smarrimento e la paura. E per fare i conti con questi stati d’animo non possono bastare le analisi degli esperti, le promesse dei politici o le garanzie di maggiori controlli per garantire più sicurezza. Occorre qualcosa di certo su cui fondare l’esistenza, qualcosa che aiuti la vita a ritrovare una direzione di marcia. Occorre guardare a chi costruisce spazi di socialità nuova, luoghi dove le diverse identità si incontrano e si esprimono, a partire dalla convinzione che per ogni uomo il rapporto con l’altro è una dimensione costitutiva. Altrimenti sarà difficile uscire dalla crisi in cui ci troviamo, nei rapporti umani, sociali e politici.
Il Centro Culturale di Milano, insieme a Nocetum, VITA, Progetto Arca, Casa della Cultura Islamica, Cooperativa Martinengo e con la collaborazione di Dialoghi di Vita buona, per il ciclo di incontri “La bellezza si fa strada” ha proposto il concerto-incontro del Coro multietnico Elykia (Speranza), fondato a Milano e diretto da Raymond Bahati.
Servizio del TGR Lombardia del 24 febbraio 2016