Milano: Ogni cosa è avvenimento
Il Centro Culturale di Milano ha organizzato l’incontro “Ogni cosa è avvenimento. Si può pensare e vivere così? Ripartiamo da Péguy”.
E’ intervenuto Alain Finkielkraut, filosofo in dialogo con Pigi Colognesi, giornalista e
Flora Crescini, insegnante.
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Cronaca dell’incontro
L’uomo, tra peccato, grazia e gratitudine di Elena Fabrizi (tracce.it, 16/04/15)
Serata intensa quella di martedì 14 aprile messa in piedi dal Centro Culturale di Milano. In calendario c’era, atteso da tempo, l’incontro con il filosofo Alain Finkielkraut, parigino, tra i più noti intellettuali francesi, già docente di Cultura generale e Storia delle idee all’Ecole polytechnique francese, oltre che uno dei quaranta membri della Académie française. Tema del dialogo milanese: “Ogni cosa è ‘avvenimento’. Si può pensare e vivere così? Ripartiamo da Péguy”.
Il giornalista Pigi Colognesi introduce l’incontro citando lo scrittore francese, il cui pensiero ha fatto da chiara lampa durante la serata: «Péguy immagina due amici che passeggiano: di che cosa potranno parlare se non del problema dell’essere? Vorrei che questa sera fosse come questa passeggiata. Il problema dell’essere, cioè di quello che c’è». Ecco quindi che più che un passeggio, nell’“attacco” del dialogo tra i due si prevede una certa intensità di cammino. Il primo passo è sulla realtà.
Colognesi usa un’altra citazione per la prima domanda: «Quando “la realtà perpetuamente supera l’immagine che ci si forma” possono nascere due atteggiamenti: la gratitudine o il risentimento». È possibile spiegare meglio questi due atteggiamenti?