Verona: La vita viva

Il Centro Culturale “Sant’Adalberto” e l’Associazione “Rivela” in collaborazione con Diesse, ha organizzato l’incontro con Tat’jana Kasatkina, esperienze di lettura e traduzione del libro di Fedor M. Doestoevskij.
Al mattino ha incontrato un centinaio di studenti del liceo classico europeo, dell’Educandato Agli Angeli, alcuni dei quali hanno posto domande interessanti su Dostoevskij, che sono state spunto per approfondimenti da parte della Kasatkina.
Leggere un libro può diventare un’avventura che cambia la vita, ci può aiutare a vivere quello che stiamo affrontando in questo momento. Andando oltre la “superficie” si può scoprire lo sguardo profondo con cui Dostoevskij guarda all’uomo, al “cuore” dell’uomo, che è lo stesso oggi, come ai tempi della Rivoluzione russa. Nella profondità del cuore dell’uomo avviene l’ incontro con Dio. L’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, anche se è il più miserabile, anche se ammazza una persona, non può strappare da sè questa immagine. Passa un popolo, passa una stirpe…quello che resta è il valore della persona.
Per questo leggere è un’esperienza umana, è sentire un “contraccolpo”.
Anche il momento del pranzo, con la preside e alcuni docenti, è stato occasione di dialogo sulla scuola e sul suo compito oggi: innanzitutto trasmettere ai ragazzi un senso per la vita, in particolare attraverso la lettura dei Classici.
Al pomeriggio la Kasatkina ha incontrato i docenti, dei tre ordini di scuola, a cui ha spiegato il suo metodo di lettura “da soggetto a soggetto”, seguito da un fitto dialogo.
E’ stato un primo approccio a questo metodo, che desideriamo continuare individualmente e in gruppi di lavoro, perchè quanto “seminato” oggi porti il suo frutto…dalla scuola primaria al liceo.
Quanto emerso nell’incontro con la Kasatkina ci fa riflettere sul nostro modo di insegnare e ci sprona a un lavoro che è una possibilità di crescita per tutti.