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Il “Centro Culturale di Milano” è nato nel 1981. Alcuni studenti e giovani professori delle Università di Milano presero sul serio un desiderio e una proposta di don Luigi Giussani che poi ha seguito fino agli ultimi suoi anni questa opera. Abbracciare il mondo scoprendo la fatica e la bellezza dell’esperienza umana nella sua ricerca della verità e sperimentare il gusto che nasce dal cristianesimo per l’uomo, mostrando a tutti la pertinenza della fede con la vita. Il Centro si chiamava ” San Carlo” e la sua sede era in corso Matteotti. Negli anni ’80 l’incontro con Giovanni Testori e con Augusto Del Noce. Da subito grandi artisti, scienziati, filosofi, scrittori, dall’Italia e dal mondo hanno paragonato la loro esperienza con questa novità culturale. Il fiume dei tanti dissidenti dall’Unione Sovietica e dall’Est con Russia Cristiana e lo stretto rapporto con il Meeting di Rimini “per l’Amicizia tra i Popoli segnano questo inizio. Nei primi anni ’90 il nuovo nome: “Centro Culturale di Milano” -mentre la città si ferma sotto i colpi del ‘giustizialismo’; la nuova sede di via Zebedia 2, in un antico sito citato dal Maggi, a due passi dal Duomo, dove, secondo lo storico della letteratura Dante Isella, si riunivano i circoli intellettuali di fine settecento. Il CMC allarga i suoi confini: persone, gruppi di persone, dal mondo che si riconoscono e si mettono in rete, passando da Milano. Nasce lo studio e l’attenzione alla vita e ripresa di Milano, prende vita, con Luca Doninelli e Giuseppe Pontiggia, la Scuola di Scrittura Flannery O’Connor, la casa della Poesia, l’incontro sistematico col mondo ebraico, la profetica conoscenza dell’islam e della questione islamica, la storicità dei Vangeli e dei documenti cristiani, le mostre e i Quaderni di Fotografia, il dialogo con il laici italiani e europei, le prime questioni sul Diritto, la partnership con istituzioni milanesi, Università, case editrici, teatri, il coordinamento con più di 70 Centri Culturali con l’Associazione Italiana Centri Culturali. Si snoda così l’originale ricerca e incontro con i “grandi che ci sanno parlare” rivolto (e rimanendolo noi stessi) “ai piccoli che sanno ascoltare”. Personaggi che diventano collaboratori e interventi che segnano profondamente il nostro tempo, da von Balthasar, Emmanuel Levinas, Czeslaw Milosz, John Eccles, Andrei Tarkowskij, Andrei Sinjavsky, Chaim Potok, Anthony Burgess, Federico Zeri, Mario Luzi a David Grossman, Alain Finkielkraut, Jean Clair, Joel Meyerowitz, John Polkinghorne, Ugo Amaldi, Rubbia, John Barrow, Paul Davies, William Shea, George Smoot, Laurent Lafforgue, Aharon Appelfeld, Samir Kahlil, Riccardo Muti, Ramin Bahrami e i più di 2500 autori/relatori italiani e internazionali.
Guarda il Trailer del filmato realizzato per i 30 anni del Centro Culturale di Milano: interviste, personaggi, filmati di repertorio, storie, incontri e riflessioni su un luogo e un’amicizia dove la cultura nasce come gusto del vivere.