All’Università di Bologna la mostra su Giancarlo Rastelli

Ottobre 23, 2017
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AIC segnala oggi, 23 ottobre, alle ore 18.00, l’inaugurazione della mostra “La prima carità al malato è la scienza. Giancarlo Rastelli, un cardiochirurgo appassionato all’uomo”. La mostra è nata da alcuni studenti di Medicina legati all’associazione studentesca “Student Office” che per diverse strade si sono imbattuti nella figura di Giancarlo Rastelli. Rimasti affascinati dalla sua persona hanno raccolto documenti e testimonianze per ricostruirne la vita attraverso un’esposizione.

La figura di Giancarlo Rastelli è affascinante e ha molto da dire alla medicina di oggi in primo luogo per la portata scientifica che ha avuto e ha tutt’ora nella cardiochirurgia pediatrica. La classificazione del Canale Atrioventricolare da lui ideata e la Rastelli Procedure per Truncus Arteriosus e Trasposizione dei Grandi Vasi (con stenosi polmonare e difetto interventricolare) sono ancora parte decisiva del bagaglio culturale di chi si trova a curare pazienti affetti da alcune cardiopatie congenite. Il titolo della mostra è tratto da una sua lettera all’amico e collega Tiberio D’Aloia del 15 marzo 1961: “Ho sempre pensato che la prima carità che l’ammalato deve avere dal medico è la carità della scienza. È la carità di essere curato come va. Senza di questo è inutile parlare delle altre carità. Senza di questo si fa del paternalismo e del pietismo soltanto”. Giancarlo Rastelli, oltre ad essere un grande scienziato, è stato anche un grande uomo, capace di prendersi cura con attenzione dei suoi malati. Diceva infatti “sapere senza sapere amare è nulla. È meno di nulla”.

La mostra sarà esposta nell’atrio del Pad. 5 “Nuove Patologie” del Policlinico Sant’Orsola Malpighi dal 23 al 29 Ottobre 2017. Sarà possibile seguire visite guidate dalle 9 alle 19 di tutti i giorni.

Per informazioni in merito alla mostra e al catalogo è attivo l’indirizzo mail mostra.rastelli@gmail.com.
È inoltre possibile contattare Giovanni Lucertini (320 3289285).

Approfondimenti
Leggi dalla quarta di copertina del catalogo della mostra “La prima carità al malato è la scienza Giancarlo Rastelli, un cardiochirurgo appassionato all’uomo”, a cura di Gerardo Vito Lo Russo, Giovanni Lucertini, Andrea Pace, Veronica Sandroni. Prefazione di Antonella Rastelli, Itaca Edizioni, 2017: “La storia di Giancarlo Rastelli, oltre ad essere quella di uno scienziato riconosciuto in tutto il mondo per i risultati delle sue ricerche cardiovascolari, colpisce più di tutto per l’esaltazione della normalità. Gian, come lo chiamavano amici e colleghi, è stato un medico, un ricercatore brillante, ma soprattutto un grande uomo, umile, guidato da un profondo amore per la vita e da una vocazione sincera, un marito e un padre che ha saputo affrontare la malattia e la morte.
«Gian era stato educato in famiglia ai principi della fede cristiana, e questi principi e questi ideali, vissuti in maniera gioiosa, adulta, senza pietismi ma con profonda convinzione, sono stati la bussola e i mezzi di discernimento di tutta la sua vita. E sono stati la forza che lo ha sostenuto negli anni della malattia e della sofferenza fisica e morale. Infine sono stati la ragione della sua grande speranza fino all’ultimo» (Umberto Squarcia).
La bellezza e l’armonia della sua vita, la profonda spiritualità e la costante dedizione alle virtù cristiane hanno affascinato così tante persone da richiedere l’avvio della causa di beatificazione. Nel 2005 l’allora vescovo di Winona (Minnesota), Bernard Joseph Harrington, ha concesso il nulla osta alla Diocesi di Parma per l’apertura della causa, adducendo come ragione la compassion for mankind e l’eroismo con cui Giancarlo Rastelli ha vissuto gli ultimi anni della sua vita, nel totale abbandono alla volontà del Padre.

Leggi in anteprima alcune pagine del catalogo.


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