Centro Culturale L’Officina dello Sguardo di Succivo (Ce)

Auditorium Paolo IV
piazza IV Novembre
Succivo (Ce)
www.officinadellosguardo.it

L’officina dello sguardo” nasce da un gruppo di amici che, in comunione col parroco di Succivo, don Crescenzo Abbate, avvertono l’urgenza di mettere a tema questioni radicali che, nell’invasione della comunicazione e del relativismo strisciante, sfuggono all’attenzione quotidiana, rendendo l’uomo sempre più succube di un padrone senza volto.

L’uomo, non può far finta che la realtà sia quella che gli scorre addosso. Si vive veramente la realtà quando la si giudica, quando si arriva a gustare quello che la superficie delle cose nasconde.

Siamo convinti che una cultura non può che nascere da un gusto del vivere, dall’incontro con le forme belle che già troviamo nella realtà o con quelle che il genio creativo dell’uomo ha prodotto nel corso dei secoli.

“Il problema è avere occhi e non saper guardare…”, recita uno dei nostri slogan. Da qui, il Centro Culturale “L’officina dello sguardo”, per conoscere, incontrare e appassionare quanti vogliono guardare la realtà nella sua profondità, partendo dalla proposta cristiana. “Officina” perché vengono utilizzati vari “strumenti”, “attrezzi”, per scalfire un’abitudine che tende a considerare tutto ciò che non riguarda “denaro, lussuria e potere” come un suggestivo ma inutile passatempo.

Ciò è tanto più sentito nel nostro tempo, in cui si riscontrano grande incertezza e smarrimento, e si ammette solo la fine, il nulla delle cose, l’inutilità della realtà. Si vendono, infatti, molteplici speranze, tutte evasive o concettuali, come distrazioni che non corrispondono all’orizzonte intero a cui anela il cuore dell’uomo.

La nostra presenza nella vita culturale vuole avere un volto diverso, capace di entusiasmo.

Il nostro giudizio ed approccio alla realtà nasce dall’esperienza cristiana. E’ evidente come, sempre di più, la mentalità dominante sia avversa all’affermazione di una posizione culturale quando si esprime come esperienza critica e sistematica di tutta la realtà; alla cultura cattolica, per giunta, tutt’al più viene concessa una certa benevolenza allo spiritualismo, finché esso rimane sospeso in una dimensione astratta.

Noi vogliamo incontrare tutto e tutti, perché lo sguardo attento dell’esperienza cristiana rende più potente l’incontro e la valorizzazione dell’altro, senza sentire nemico nessuno. Per questo siamo aperti a tutte le proposte interessanti, radicali, che sfidano anche il modo cristiano di vedere la realtà.