Il Centro Culturale “Cremasco Stefan Wyszynski” propone “Povertade Ennamorata. La beatitudine della povertà cristiana” una mostra dedicata alla questione della povertà frutto del lavoro di approfondimento a partire da alcuni testi di Papa Francesco e Julián Cárron e presentata a Crema nei giorni 1-3 settembre 2017.
Di seguito proponiamo il testo del primo pannello:
“Chi è dunque il povero? Chi non ha nulla da difendere, se non la propria sete, la propria attesa, la propria natura originale, che non si è data da sé, ed è perciò tutto proteso a riconoscere e ad accogliere chi può rispondervi. È la ragione
per cui Gesù definisce i poveri «beati». Questa povertà non è per Gesù una disgrazia, ma una beatitudine.”
(J. Carrón, Esercizi spirituali 2017)
La povertà è una condizione paurosa, una piaga terribile e una temibile
disgrazia, oggi come ieri. Eppure Gesù chiama i poveri «beati» e riconosce la
povertà come una condizione privilegiata per accorgersi di ciò che vale, di ciò
che salva. Come non essere provocati da questa inaspettata e paradossale prospettiva?
In questo percorso non presenteremo dati, cause e conseguenze del dilagante fenomeno dell’indigenza, ma ci concentreremo su quella povertà che Gesù ha messo (per prima) fra le beatitudini, quella povertà che promette di essere liberi, lieti, vivi, affezionati a tutto ciò che abbiamo tra le mani, fino ad amare noi stessi e coloro che incontriamo.
In un tempo in cui i poveri di ogni tipo stanno drammaticamente”avvicinandosi” sempre più al nostro quotidiano, scoprire un’accezione di povertà che promette di poter essere lieti in ogni situazione ha mosso il desiderio di andare a fondo di questa “scoperta” e di Colui che permette, se solo lo vogliamo, di vivere in modo più umano e affascinante.
Benvenuti con noi in questo viaggio!
La mostra è formata da di 11 pannelli in formato 50 x 70 cm. Per chi desidera maggiori informazioni o vuole approfondire i contenuti o desidera proporla nella propria città può contattare il Centro Culturale di Crema