Bresso (Mi): Guareschi, l’umorismo e la speranza

Presentazione del libro di Walter Muto


Guareschi. L’umorismo e la speranza. Piccola antologia commentata dall’opera di Giovannino Guareschi, edizioni Marietti, 2012.
Agosto 2008: per il centenario della nascita di Giovannino Guareschi al Meeting di Rimini viene allestita una mostra in suo onore. Ho scoperto ancora di più la grandezza di un autore che già amavo, che aveva avuto a che fare anche con la musica (scrivendo addirittura delle canzoni in Lager), che aveva dei gusti musicali.
L’opera di Giovannino è un patrimonio sterminato e affascinante, la sua vita un esempio fulgido di fede e integrità morale. Così mi balena l’idea di buttare giù qualche idea per un libretto che sostenga una semplice ma per me inossidabile tesi: l’umorismo – il vero umorismo, quello che attacca il gesto, il costume, il malaffare, ma lascia intatta la persona – è possibile solo ad un cristiano. Esempi illustri nella storia lo testimoniano, e nelle opere di Giovannino questo è espresso con estrema chiarezza. Ne nasce questa breve antologia commentata che – ci tengo a dirlo – ho voluto scrivere comunque, senza avere un editore alle spalle, per fissare una serie di passi dell’opera guareschiana e una serie di miei commenti che mi sembrano centrati ed attinenti. Poi, dopo alcuni tentativi, la cosa è interessata a Marietti Editore, che ha accettato di pubblicarlo. (Walter Muto)

Leggi l’articolo di Gianni Foresti su ilsussidiario.net: Walter Muto ha presentato il suo libro, Guareschi l’umorismo e la speranza, edito da Marietti 1820 in un’affollata libreria dell’hinterland milanese. Il libro è una piccola antologia a commento dell’opera del padre di don Camillo e Peppone. Lo snodo centrale del libro è la parola umorismo. Oggi quando parliamo di ciò pensiamo a Zelig, a Crozza che fustiga i politici, a Berlusconi oggetto di culto sarcastico dei uomini della sinistra come Vauro e la Guzzanti.
Nel libro, l’autore evidenzia che l’umorismo nasce sempre dall’ironizzare su sé stessi come Guareschi afferma: “L’umorismo non è un genere letterario ma un modo particolare di intendere la vita”. E ancora: “[…] l’unico argomento di cui posso trattare scherzosamente in pubblico con la sicurezza di non suscitare risentimenti, è quello costituito dalla mia persona e dai miei affari personali”. L’umorismo è nemico della retorica, geniale fu l’invenzione dei trinariciuti, uomini con una terza narice da cui esce la materia grigia cerebrale per lasciare entrare le direttive del partito. Non sono solo i comunisti, che il nostro rappresenta anche con le sue vignette, ma chiunque rinuncia a pensare con la propria testa.
Guareschi parte sempre dalla sua vita, dalla Bassa, dalla sua famiglia, dal lager, in breve, parte da ciò che vive e dalla realtà e la sua concezione di esse è assolutamente cristiana. È il Destino, o come spesso dice Giovannino, è la Divina Provvidenza che permette di cogliere il positivo dell’esistenza. È perciò il suo un umorismo profondamente cristiano.
Walter Muto accosta al nostro scrittore l’americana Flannery O’Connor perché intravede nei loro scritti lo stesso comune intervento della Grazia divina nella vita degli uomini, del Mistero, che per entrambi lascia però vitale la libertà dell’uomo.
Da questa concezione si pone l’accento su l’umorismo di Guareschi come speranza, da cui nasce anche il titolo del libro.
Provate a riflettere un attimo: è andato in guerra, è stato in un lager nazista, è stato imprigionato in Italia dai democristiani che aveva aiutato nelle elezioni del ’48 con il suo Candido, è stato bistrattato dalla intellighenzia italiana che brindò alla sua carcerazione. Ma non ha mai odiato nessuno e mentre era in carcere scriveva: “È Dio che regola queste faccende e Dio non sbaglia mai. Il mio cuore è sgombro e leggero.[…] Completa è la mia fede nella Divina Provvidenza che, per essere veramente tale, non deve essere mai vincolata da scadenze”.
C’è in Giovannino la certezza di un Destino buono.
Conclude Walter Muto con un sillogismo: “Guareschi è un vero umorista. Guareschi è un cristiano. Un vero umorista può solo essere cristiano”.
(Gianni Foresti)

Breve profilo
Walter Muto si è laureato all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano alla Facoltà di Lettere Moderne con una Tesi in Storia della Musica. Ha conseguito anche il Quinto anno di Chitarra Classica al Conservatorio di Verona. Ha inoltre frequentato per 4 anni la Classe di Composizione del Maestro Sandro Gorli al Conservatorio di Milano ed ha partecipato a vari seminari di Chitarra Jazz.
Negli anni Walter ha accumulato una eclettica collezione di esperienze di lavoro: è stato docente di chitarra per diverse scuole di musica e accademie, ha tenuto conferenze sulla musica pop e rock, ha suonato in varie band e show televisivi, ha scritto canzoni per bambini, arrangiato musica per altri artisti, pubblicato e lavorato per varie situazioni nel campo dell’educazione come consulente o insegnante.
E’ stato anche responsabile della Segreteria Gestionale dell’Accademia Internazionale della Musica, la più grande scuola privata di musica di Milano, dal 2002 al 2005.
Dal Gennaio 2005 lavora come Student Services Coordinator presso IES Abroad Milano, un istituto para-universitario con sede a Chicago, che fa studiare all’estero studenti di College statunitensi.
Al contempo, ha perseguito alcuni progetti paralleli in campo musicale, come concerti, specialmente per le scuole, ed altre produzioni musicali.



Data

Sabato 28 Aprile 2012 ore 18:30

Luogo

Circolino, piazza Immacolata, Bresso (Mi)