Cernusco sul Naviglio (Mi): L’universo iniziale

Incontro con Davide Maino


Il Centro Culturale Newman organizza l’incontro dal titolo “L’universo iniziale, le ultime novità dal satellite Planck”, la speranza dell’uomo di conoscere l’origine dell’universo trova risposte?

Interviene
Davide Maino, astrofisico, professore all’Università degli Studi di Milano

Cronaca dell’evento
La sala era piena e il pubblico molto attento su un tema affascinante, ma sicuramente di non facile comprensione: l’origine e la struttura dell’universo a partire dallo studio della radiazione cosmica di fondo, o per gli addetti ai lavori, familiarmente della CMB (Cosmic Microwave Background).
Il relatore ha introdotto il tema, dando una breve spiegazione di che cosa sia la CMB: l’universo dopo 380000 anni dal big bang è diventato “trasparente” alla radiazione, che si è così diffusa arrivando fino a noi come radiazione termica: è in qualche modo una “fotografia” dell’universo trecentomila anni dopo il Big Bang. La radiazione, come quella di corpo nero, è assolutamente isotropa (in qualsiasi direzione dello spazio si puntino gli strumenti è sempre la stessa), ma questo è vero finché non si vanno a osservare zone dello spazio molto strette da un punto di vista angolare (meno di un grado). Qui cominciano a comparire delle irregolarità, che danno una serie di informazioni, tra cui la distribuzione della materia in queste fasi iniziali dell’universo.
La missione Planck, dal nome del satellite che ha compiuto le osservazioni, e di cui il relatore è uno dei protagonisti, ha avuto come scopo la misura di queste irregolarità con una risoluzione angolare molto superiore a ogni misura precedente.
Queste, sia pur minime, fluttuazioni di temperatura corrispondono alle regioni con densità leggermente diverse negli stadi iniziali, che rappresentano i semi di tutta la struttura che ne sarebbe poi derivata: le galassie e le stelle di oggi.
Benché i risultati finali della missione siano ancora riservati, il relatore ne ha illustrato alcuni aspetti, fra cui la determinazione più precisa dell’età dell’universo (13,8 miliardi di anni), e alcuni interrogativi nuovi che le misure di Planck aprono.
Rispondendo alle domande del pubblico il relatore ha affrontato temi come la composizione dell’universo (materia barionica, cioè quella di cui siamo fatti noi, materia oscura, energia oscura, le cui proporzioni sono state stabilite con maggior precisione proprio dalla missione Planck), la sua geometria, e l’imprevista accelerazione dell’espansione dell’universo.
L’incontro per sua natura ha richiesto un linguaggio “specifico”, ma le spiegazioni accompagnate da bellissime immagini ha affascinato anche i non addetti ai lavori. In particolare è stato chiaro che ogni scoperta, insieme a qualche risposta, apre a nuove domande. Il relatore ha inoltre trasmesso la sua passione per questo interessante lavoro, che richiede una notevole dedizione e capacità di lavorare con gli altri.
(Centro Culturale Newman)



Data

Lunedì 12 Gennaio 2015 ore 21:00

Luogo

Sala conferenze della Biblioteca “L.Penati”, via Fatebenefratelli, Cernusco sul Naviglio (Mi)