Triuggio (MB): Il Volto Ritrovato. I tratti inconfondibili di Cristo



Inaugurazione della mostra dal titolo “Il Volto Ritrovato. I tratti inconfondibili di Cristo”, realizzata e presentata durante la manifestazione “Meeting per l’amicizia tra i popoli”, Rimini, agosto 2013. Obiettivo della mostra “Il Volto Ritrovato” è far conoscere le storie degli antichi ritratti di Cristo “acheropiti”, cioè non fatti da mani d’uomo: la Camulia, il Mandylion e la Veronica romana; e di presentare il Volto Santo di Manoppello, un misterioso ritratto di Cristo su velo conservato da quattro secoli in Abruzzo. Le acheropite legano l’impressione del volto sulla tela a un contatto diretto con Gesù, come è evocato da due racconti significativi: in Occidente, quello del velo con cui Veronica avrebbe asciugato il volto di Gesù durante la Via Crucis; in Oriente, quello del Mandylion di Edessa. Attorno a queste immagini si è creato un movimento di popolo, liturgico o artistico, che muoveva da tutta Europa i pellegrini verso Roma per il desiderio di vedere il volto di Cristo. Lo scrive anche Dante nella Vita Nuova : «In quel tempo che molta gente andava per vedere quella imagine benedetta, la quale Gesù Cristo lasciò a noi per esempio della sua bellissima figura ».
La mostra è divisa in quattro sezioni storiche/geografiche in cui saranno presentate le storie di queste immagini. I percorsi tra le diverse sezioni vogliono ricordare le vie di pellegrinaggio medievale con le riproduzioni di alcune tra le più belle “veroniche” (copie del sudario di Cristo, conservato in San Pietro, che il popolo chiamava Veronica).
L’ultima parte del percorso è dedicata al Velo di Manoppello, un misterioso ritratto di Cristo su un velo leggero, tenue e semitrasparente, conservato nell’altare laterale di un santuario alle pendici della Maiella.
La sezione si chiude con la presentazione della ricerca iconografica sulla Veronica romana nelle copie degli artisti pellegrini a Roma e la comparazione di questi col Volto di Manoppello.
È questa un’invenzione dell’uomo che desidera bruciare i secoli affinché il suo sguardo diventi contemporaneo allo sguardo di Cristo o veramente «Cristo stesso ha trasmesso la sua immagine alla Chiesa»? È difficile rispondere a questa domanda. Ma la storia è piena delle tracce di questa immagine più volte perduta e ritrovata.
(Raffaella Zardoni, ideatrice della mostra, intervista www.zenit.org)

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Data

Sabato 05 Aprile 2014 ore 16:30