Guareschi a modo mio di Pietro Sarubbi

Marzo 7, 2019
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Liberamente tratto da appunti di viaggio e di vita di e con Pietro Sarrubi

Dice l’autore e attore: “Perché fare uno spettacolo su Guareschi? Perché proprio io poi? Lombardo di nascita e lucano di origini pensare ad uno spettacolo su Guareschi…nato nella bassa parmense e della Bassa figlio ed interprete fedele e devoto di quella terra?
Del ’68, ricordo che avevo 7 anni e vivevo a Milano, ricordo il clima di paura e le lacrime di mia madre, quando rientrava dal lavoro, e piangeva a causa dei lacrimogeni. Più di tutto però mi sovvengono le lacrime di mio padre Rocco, lui non piangeva mai, era un uomo tutto di un pezzo, tagliato nella pietra delle dolomiti Lucane, eppure quel 22 luglio del 1968 piangeva, anche se era il compleanno della mia mamma, piangeva alla notizia della morte di Giovannino Guareschi.
Gli chiesi ragione di quelle lacrime e lui iniziò a raccontarmi di quest’uomo di grande intelligenza e sagacia, figlio della terra, semplice ed arguto e mi mostro una fotografia, era incredibile quanto quell’uomo “del Nord” con coppola, tabarro e baffoni mi ricordasse gli uomini del Sud, mi racconto delle sue opere e dei suoi guai, dei suoi scritti su Candido e delle peripezie della sua vita. Ad un tratto iniziò a raccontarmi dei film su Peppone e don Camillo, le lacrime scomparvero e un sorriso tenero cominciò a rilassare il suo volto e quel sorriso divenne un ridere; con gioia mi raccontava delle avventure di questi due personaggi come fossero un po’ gente di famiglia. Con Peppone e don Camillo mio padre rideva di gusto e gli occhi gli si facevano lucidi dal piacere e a me piaceva da matti quel suo sguardo…quell’atmosfera.
Ecco perché questo spettacolo, un segno di gratitudine, un doveroso omaggio a chi ha donato tanta gioia e allegria a tante generazioni, che sorridendo capivano, sorridendo esorcizzavano demoni del passato e provavano a ricostruire il loro futuro, alimentati da un desiderio di bellezza, che ancora permane nell’opera di Guareschi.
Signor Giovannino Guareschi grazie per tutte le volte che ha fatto sorridere il mio papà, anche nei momenti più difficili, ricordo sempre come il sorriso provocato dalla Sua opera illuminasse il volto di mio padre e della nostra casa.”

Giovannino Guareschi nasce a Fontanelle di Roccabianca, nei pressi di Parma.
Una beffa del destino nascere il 1 maggio (del 1908) per uno che per tutta la vita irriderà la sinistra, i suoi riti, i suoi miti. Sanguigno, ironico, uno che diceva sempre e comunque “pane al pane, cretino al cretino”. Muore improvvisamente a 60 anni il 22 luglio 1968

Pietro Sarubbi, attore, regista e docente di Produzione e Regia cinematografica presso la scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano, già interprete dei due monologhi di grande successo dedicati a San Pietro e a San Giuseppe porta in scena, con delicatezza e sensibilità un inedito ritratto di Giovannino Guareschi, molto personale, quello che scaturisce dalla memoria e dai ricordi della narrazione di suo padre Rocco.

Visita la pagina FB dedicata allo spettacolo

Contatti, info e prenotazione spettacoli, disponibilità dal maggio 2019
pietro.sarubbi@sigmagest.it +39 347 1410091


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