I Dialoghi di vita buona per la finanza

Aprile 15, 2016
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I Dialoghi di vita buona per la finanza vogliono essere un aiuto a sviluppare una visione unitaria e positiva della realtà per “abitare il presente” con il coraggio di aprire nuove strade (come dice Papa Francesco, “avviare processi” più che occupare spazi) anche nel mondo della finanza, condividendo una tensione ideale ed etica vissuta non come qualcosa di parallelo alla vita, ma come aspetto fondante della vita. Riscoprendo e attualizzando fatti e realtà di vita buona che hanno reso in particolare Milano nei secoli un punto di riferimento nel Paese, e che ha sempre avuto nel cattolicesimo popolare ambrosiano un sicuro nutrimento. Recuperando, prima di tutto, un modo di vivere il lavoro che consenta la realizzazione della persona e non la sua alienazione. Milano infatti possiede una peculiarità, una tradizione specifica del cattolicesimo nel trovare una via originale e intelligente alla modernità, nella ricomposizione nuova tra tradizione e novità del mondo moderno (come già profetizzava il card. Montini nel 1955 al momento dell’insediamento)

Aspetti fondamentali del percorso (per info: sociale@diocesi.milano.it):

1. FORMAT

Laboratorio esperienziale. Per consentire una partecipazione attiva il numero dei partecipanti sarà limitato (20-25 fascia ottimale) e verrà adottato un metodo di conduzione/lavoro adeguato (tipo Aspen) e applicato rigorosamente, per evitare prevaricazioni e tentazioni celebrative. Modalità operative: breve testimonianza (10-12 minuti) di un CEO di una banca medio-grande/grande, raccolta di esperienze e contributi dei partecipanti, rilancio per elaborazione.

2. CURATORI

Team fatto da Fondazione Centesimus Annus, ProSpera-Progetto Speranza, UCID, don Magnoni, prof. Maggi

3. TEMATICHE e PERCORSO

I. Provocare le persone ad essere “persone intere” e non “persone-ruolo” nel lavoro come nella vita. Persone protagoniste nel proprio contesto lavorativo a tutti i livelli.

II. Il rapporto tra lavoro – impresa, manager – collaboratore, vita professionale-personale. Dalla competition e dal conflitto alla co-opetition

III. La responsabilità sociale diffusa (impresa e lavoratore) e la partecipazione dei lavoratori alla gestione e al governo dell’azienda. Un nuovo patto tra persona, azienda e comunità. La competenza umana e la human sustainability.

IV. Una finanza al servizio dello sviluppo e del lavoro – un “manifesto” di impegno concreto elaborato in logica wiki: Il nuovo umanesimo nella finanza (per: 1. sostenere un modo diverso di vivere il proprio lavoro; 2. contribuire allo sviluppo di nuovi meccanismi di partecipazione dal basso e dall’alto; 3. proporre e rilanciare un “cammino” per il mondo della finanza, personale e delle realtà che spesso hanno avuto origine dal mondo cattolico)

4. PARTECIPANTI

Persone che sentano l’urgenza di vivere valori e ideali non come qualcosa di parallelo alla vita ma come aspetto fondante della vita, anche nel lavoro. Persone che vivano un’esperienza di fede e persone che pur non vivendo un’esperienza di fede siano in una posizione di ricerca sincera. In ogni caso, persone di valore e di qualità umane riconosciute.

5. ORGANIZZAZIONE

Durata di circa 2 ore per incontro, orari praticabili (18.15-20.15) per persone impegnate estesamente nel lavoro, sede facilmente accessibile.


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