Jean-Michel Basquiat al Mudec

Gennaio 15, 2017
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Con 100 opere provenienti da collezioni private, il Mudec ricostruisce l’intera carriera di Jean-Michel Basquiat, il James Dean dell’arte moderna. L’artista americano, morto nel 1988 a soli 27 anni per un cocktail di eroina e alcol, ha avuto il merito di attribuire ai graffiti e all’arte di strada la dignità di opere da museo.

Basquiat esordisce alla fine degli anni Settanta con i graffiti firmati sotto lo pseudonimo di Samo. Nel 1983, l’incontro con Andy Warhol, che diventa il suo mentore, ne decreta la fortuna artistica, al pari dell’amicizia con Keith Haring.

Visita la mostra e cogli l’essenza dei lavori di Basquiat, dove l’energia metropolitana di New York si mescola alla rievocazione delle radici africane dell’artista, segnate dalla schiavitù e dalla diaspora.

Creativo tormentato da una vita difficile, Basquiat sublima in arte le emozioni violente della strada, l’istinto alla ribellione, la voglia di riscatto. Queste istanze trovano forma in uno stile che richiama la pop art americana e il linguaggio dei mass media, dei fumetti e della pubblicità.

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