Le lezioni di Filosofia delle Romanae Disputationes

Maggio 25, 2015
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AIC segnala l’uscita del nuovo volume delle Romanae Disputationes 2014-15 sul tema “Libertà va cercando, ch’è sì cara. L’esperienza della libertà”, contenente le lezioni accademiche e le tesine vincitrici. Di seguito pubblichiamo l’introduzione di Gian Paolo Terravecchia e Marco Ferrari. “Nella primavera del 2013 si è avviata l’organizzazione del Concorso nazionale di filosofia per studenti liceali Romanae Disputationes (rd), giunto nel presente anno scolastico alla seconda edizione. Esso cerca di promuovere in Italia l’eccellenza nello studio della filosofia a livello di scuola secondaria superiore. Le RD in questi due anni hanno offerto a migliaia di studenti del triennio superiore di tutta Italia un percorso di ricerca e di confronto, aperto a tutti gli orientamenti culturali, realizzato in collaborazione con il mondo universitario, ponendo a tema le grandi domande che la filosofia offre. Il Concorso si radica nel lavoro quotidiano di numerosi docenti di filosofia della scuola secondaria superiore che condividono la propria esperienza di insegnamento per riscoprire, in quella comunità di lavoro che è la Bottega di Filosofia di Diesse, i contenuti e i testi della filosofia al di là del già saputo e sedimentato. Nelle rd gli studenti, raccolti in team, vengono sfidati a lavorare sui più affascinanti temi di cui si occupa la filosofia come la ragione umana, la libertà, la giustizia. Il presente testo nasce dal Concorso 2015 sul tema “Libertà va cercando, ch’è sì cara”. L’esperienza della libertà. Il volume non vuole limitarsi a riproporre il già visto così da documentarlo, ma cerca soprattutto di offrire del materiale che consenta, a diversi livelli di approfondimento e da molteplici angolature, di rimeditare il tema della libertà.
Poiché la presente edizione ha ricevuto l’attenzione del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, senatrice Stefania Giannini, che ha inviato ai partecipanti un saluto, riportiamo qui il testo inviato dal ministero e la risposta preparata per l’occasione dal Comitato didattico delle rd.
Per quanto riguarda i contenuti, il libro si compone di tre parti. La prima raccoglie gli interventi (ascoltati dai partecipanti alle rd in presa diretta) di cinque docenti universitari che affrontano il tema della libertà secondo un approccio storico che va dall’antichità (Emidio Spinelli), al medioevo (Guido Alliney), all’epoca moderna (Francesco Botturi), fino a quella contemporanea (Giovanni Maddalena e Mario De Caro). Non si tratta però di un lavoro storiografico di tipo meramente ricostruttivo: nei cinque saggi, attraverso le tesi dei classici e il dibattito filosofico ricostruito, il lettore viene guidato a riflettere “sulle cose stesse”.
Nella seconda parte sono presentate due interviste, rispettivamente al neuroscienziato di fama internazionale Giacomo Rizzolatti e al filosofo della mente Michele Di Francesco.
La terza parte, che raccoglie i materiali vincitori del Concorso, è introdotta da un testo di Marco Ferrari. In quest’ultimo sono forniti sinteticamente i numeri delle rd e si riflette sul portato didattico ed educativo dell’iniziativa.
Ci preme osservare che andare alle tesine vincitrici, senza avere coscienza dell’intero che le ha generate, sarebbe riduttivo. Quanto alle scelte sulle modalità di pubblicazione delle tesine, è opportuno chiarire le ragioni che ci hanno guidato e che sono in sostanza le stesse che abbiamo espresso nella precedente edizione. Quello che in un autore esperto, magari affermato, è motivo di pudore, in un giovane alle prime armi è traccia di un percorso di crescita e perciò può essere a pieno titolo motivo di orgoglio e vanto. La logica di questa parte è di presentare i testi giudicati come migliori, secondo la valutazione delle giurie didattica e scientifica. Ci siamo limitati a correggere i refusi e le mancanze formali a livello tipografico, emendando in qualche raro caso il testo per riportarlo alle intenzioni espressive originarie, con l’autorizzazione di chi lo firma. Per fare ciò, per esempio, abbiamo inserito corsivi, virgolette intelligenti, un’omogenea numerazione dei paragrafi. Abbiamo inoltre sollecitato gli studenti a inserire i riferimenti bibliografici che non di rado mancavano in qualche misura nel testo consegnato al Concorso. Abbiamo però conservato tutto il resto, comprese le carenze a livello espressivo, concettuale e culturale. Gli studenti che li hanno scritti vi troveranno il loro lavoro proprio così come l’hanno presentato (e non una sua versione finta e abbellita per l’occasione). Gli insegnanti potranno constatare tra le righe il molto che è stato svolto dai colleghi e il tantissimo che si sarebbe potuto fare, traendo spunto dall’uno e dall’altro. Gli studenti delle prossime edizioni del Concorso, si faranno un’idea di quello che in passato è stato uno standard vincente e potranno cercare di alzare l’asticella. Ci piace pensare che, un giorno, qualcuno prenderà in mano anche questo testo delle rd e, leggendo le tesine degli studenti, sorriderà di quanto è stato scritto dai team nella seconda edizione. Ebbene, anche in questo caso, tutti gli autori, con noi, potranno essere orgogliosi di aver compiuto un passo verso quel miglioramento. In un percorso di ricerca è normale che alcune cose non riescano al meglio, soprattutto all’inizio: se si vuole imparare a camminare, non si deve temere di cadere e anzi bisogna essere orgogliosi di quanto intrapreso, pur di non restare fermi. Il lettore dovrà dunque riconoscere che, con tutti i loro limiti, le tesine che raccogliamo presentano, ciascuna, degli elementi di merito e di interesse che noi curatori siamo lieti di pubblicare, anche a motivo della capacità che hanno avuto gli studenti di entrare con tutti se stessi dentro alle questioni, mostrandone molteplici sfaccettature e, soprattutto, il riverbero sincero che la domanda sulla natura e sull’esperienza della libertà ha suscitato in loro.
Desideriamo infine ringraziare alcune persone il cui contributo per la realizzazione del volume è stato prezioso: Alessandro Falconieri, che ha svolto un primo lavoro di editing; Gabriella Haeffely e Carmela Carruba Toscano per la sbobinatura e in parte la sistemazione del testo delle due interviste.”

Romanae Disputationes: Link del volume
Romanae Disputationes: Concorso 2014-2015
Sito delle Romanae Disputationes


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