LA CANZONE A MILANO

Dalle origini ai giorno nostri di Andrea Pedrinelli, Hoepli 2015

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Una storia straordinaria di persone, incontri e legami, dentro i fatti del nostro tempo. Se non conosci la canzone di Milano, quella nata passando o vivendo in città, quella dei tipi umani, della nostalgia e del senso, del dramma e della fatica, dell’ironia, del lavoro e della gag, non conosci… te stesso. Impossibile non sentire il fascino di “essere di” questa città, prima ancora di essere “milanesi”. Questo è il suo canto. Dalla quarta di copertina: Ottobre 1935, la leggenda vuole che in una sola notte Giovanni D’Anzi componga Madonina, atto ufficiale di nascita della canzone milanese. La storia però comincia prima, tra canti popolari e filastrocche, e questo volume la percorre tutta, dalle musiche di strada fino ai rapper di oggi. Caratteristica principale della canzone milanese è quella di mescolare diversi generi di spettacolo come il varietà, il teatro, il cabaret, ma anche vari tipi di musica. Il pop e il rock si intrecciano con il jazz o con i canti della tradizione popolare e del dialetto.
Un effervescente laboratorio da cui sono usciti autori come Enzo Jannacci e Giorgio Gaber o una leggenda vivente come Adriano Celentano. E prima di loro Milly, il Quartetto Cetra, Gorni Kramer, artisti di cultura sofisticata ma con un linguaggio che ha reso le loro canzoni patrimonio di tutti. E poi i grandi cantautori milanesi come Roberto Vecchioni ed Enrico Ruggeri. Ulteriore segno della vitalità della musica a Milano sono stati i grandi concerti: dai Beatles a Bob Marley, da Frank Sinatra a Bruce Springsteen fino a Vasco Rossi, “re di San Siro”.
Fotografie di interpreti noti e dimenticati, di concerti celebri e di esordi illustri, copertine di dischi, dal vinile al digitale, offrono un contrappunto visivo a una storia mai raccontata prima.

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