In una torrida giornata di settembre del 1952 «Old Jack» Beechum ripercorre gli avvenimenti della sua esistenza, meditando sugli errori commessi e osservando con disincanto e talvolta umorismo il mondo intorno a sé. Dalla morte del primo figlio alla rottura con la moglie, dal sogno di diventare proprietario terriero al rischio di perdere tutto, la vita di Old Jack è trascorsa sotto il segno di uno stoicismo quotidiano attraverso cui il protagonista ha imparato ad accettare i propri limiti, restando fedele al mondo rurale cui appartiene.
La memoria di Old Jack rivela i drammi e la ricchezza di una realtà apparentemente semplice. Il flusso dei ricordi personali diviene autentica memoria collettiva, in cui affiorano i temi cari a Wendell Berry: l’attaccamento alla terra e il valore della comunità e dell’identità rurale contrapposti alle ambizioni della società contemporanea, alla sua cieca venerazione per il progresso e, in ultima analisi, la sua corsa verso l’autodistruzione.