Rivela: I Misteri del Rosario nell’arte

Ottobre 7, 2020
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Rivela, Mostre culturali itineranti: Durante il lockdown ci siamo lasciati accompagnare dai misteri del Rosario. Li abbiamo percorsi e ripercorsi con lo sguardo su alcune raffigurazioni che dal medioevo al novecento ne testimoniano l’appartenenza alle più profonde radici della nostra tradizione culturale. Siamo stati guidati in tale percorso da alcuni testi che, con le relative immagini, abbiamo diffuso giorno per giorno sui nostri
media. Ciò affinché tale compagnia fosse per tutti. Oggi ne riproponiamo una sintesi.

La storia del Rosario
Il Rosario prende origine nel IX secolo dall’abitudine in alcuni monasteri benedettini di recitare 150 Padre nostro per ovviare alla difficoltà dei monaci di imparare a memoria i 150 salmi di Davide. Per contare le preghiere i monaci usavano delle cordicelle con 150 nodi. In seguito la recita dei 150 Padri Nostri si estese anche ai laici, fuori dai monasteri. Ben presto nell’XI secolo i 150 Padre Nostro vennero
sostituiti dal saluto dell’Angelo a Maria, che costituisce la prima parte dell’Ave Maria. Furono i monaci cistercensi del XIII secolo a dare origine definitiva al Rosario, con le 50 Ave Maria tradizionali; la preghiera venne chiamata Rosario, perché le Ave o Maria venivano considerate come una corona di 50 rose, fiore simbolo della Madonna stessa.
Fu però san Domenico di Guzman, fondatore dei frati Domenicani a indicare alla tradizione popolare l’uso del Rosario; nel 1214 egli ricevette un’apparizione della Madonna che gli consegnò il Rosario come strumento per tenere lontano le eresie.
Nel XIV secolo fu definitivamente stabilita la forma dell’Ave Maria come la conosciamo oggi, unendo il saluto dell’angelo a Maria, con il saluto di Elisabetta.
Nel 1521 il domenicano Alberto di Castello elaborò la forma definitiva del Rosario come lo recitiamo oggi. Nel 1571, anno della battaglia di Lepanto, papa Pio V chiese alla cristianità di pregare con il rosario per chiedere la liberazione dalla minaccia turco-ottomana. La vittoria della flotta cristiana, avvenuta il 7 ottobre, venne attribuita all’intercessione della Vergine Maria, invocata con il Rosario. In seguito a ciò il papa introdusse nel calendario liturgico per quello stesso giorno la festa della Madonna della Vittoria, che poi il suo successore, papa Gregorio XIII, trasformò in festa della Madonna del Rosario.
La festa da allora si celebra il 7 ottobre di ogni anno. Molti sono stati i Papi che hanno scritto documenti sul Rosario, a cominciare da Urbano IV (1261-64)
fino a Giovanni Paolo II; molti altri, pur non avendo scritto documenti, ne hanno esaltato e raccomandato la preghiera definita “Vangelo in compendio“, “salterio del popolo“, “catena dolce che ci riannoda a Dio“, “preghiera della famiglia e per la famiglia“, “scuola di contemplazione e di meditazione“

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