William Congdon: Un testimone del XX secolo a Morimondo

Maggio 18, 2018
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Dopo gli interventi di Rodolfo Balzarotti, di don Mario Zaninelli e di mons. Domenico Sguaitamatti venerdì 8 giugno sarà Silvio Prota, architetto e critico d’arte, a concludere il percorso che nella cornice affascinante di Morimondo ha delineato i tratti fondamentali della personalità umana e artistica di William Congdon. Silvio Prota racconterà dell’ultima parte della vita di Congdon, soffermandosi sulle opere della bassa e testimoniando come lo sguardo dell’artista americano sia riuscito a cogliere il fascino del paesaggio lombardo e a esprimerlo con l’originalità della sua produzione artistica. Si entra così nel cuore dell’arte di Congdon per scoprire la sua originalità che ha nella semplicità del suo sguardo il suo punto di forza. Il percorso fatto negli incontri proposti a Morimondo ha avuto un filo rosso, è l’intensità dello sguardo di Congdon a emergere in ogni passo, una capacità di sorprendersi di fronte alla realtà e di generare l’arte dentro la fonte dello stupore. Questo è Congdon, un uomo commosso dalla realtà e la sua forza artistica si poggia su questa commozione, sull’energia che sprigiona e prende forma con la vernice e i colori. Scoprire Congdon è un contraccolpo positivo, nella sua arte si riconosce il proprio sguardo, si avverte il subbuglio del cuore. Sono stati gli incontri proposti a Morimondo un evento eccezionale, proprio nella bassa milanese si è voluto rendere omaggio ad un artista la cui arte oggi è ancor più incisiva, un’arte che dentro un mondo liquido lascia impressi i tratti profondi dell’umano, le ferite che urgono uno sguardo in cui ricompaginarsi. L’opera di Congdon, la sua personalità sono di una attualità impressionante, esprimono il dramma della vita umana, la sua tensione tra spirito e materia permangono oggi come la questione seria dell’uomo del duemila.

Scarica la locandina con il programma degli incontri


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