
Una cultura non può che nascere da un gusto del vivere. Il gusto del vivere è quell’accento conoscitivo e affettivo che viene da una determinata concezione dell’esistenza, da un determinato giudizio di valore sulla vita.
Da qui l’Associazione Culturale Eliot ogni volta riparte per conoscere, incontrare e appassionare quanti vogliono guardare così la realtà.
Non è unicamente capacità di erudizione. E’ piuttosto il frutto di una consapevolezza piena del gusto dell’esperienza che si sta vivendo, dentro questa realtà e dentro la storia.
Ciò è tanto più sentito oggi mentre si riscontrano grande incertezza e smarrimento, e viene accolta solo l’impossibilità che ammette solo la fine, il nulla delle cose, l’inutilità della realtà. Si vendono infatti molteplici speranze, tutte evasive o concettuali, come distrazioni che non corrispondono all’orizzonte intero che distingue il cuore dell’uomo.
La nostra presenza nella vita culturale non può non avere un volto diverso, capace di entusiasmo.
Non si può al contrario riconoscere come la mentalità dominante sia avversa all’affermazione di una posizione culturale quando si esprime come esperienza critica e sistematica di tutta la realtà; alla cultura cattolica tutt’al più viene concessa una certa benevolenza allo spiritualismo finché esso rimane sospeso in una dimensione astratta.
L’Associazione culturale Eliot è nata nel 1994 a Parma da un gruppo di amici che terminata l’esperienza universitaria avevano voglia di creare un’occasione per incontrare e giudicare tutto ciò che accadeva intorno a loro, dalla cronaca, ai grandi avvenimenti, dalle linee di pensiero fino all’arte.
Punto di partenza per questi “incontri” è stato ed è tutt’ora una sincera “simpatia per l’umano”; infatti l’associazione ha sempre posto in gran rilievo la necessità che ogni sua iniziativa avesse carattere pubblico, cioè aperta a tutte le persone, qualsiasi fosse il percorso umano che le caratterizza.
Lo sguardo attento all’esperienza cristiana e il rendersi conto della diversità ed estraneità dell’ambiente rendono paradossalmente più potente l’incontro e la valorizzazione dell’altro, senza sentire nemico nessuno, in rapporto con tutti gli uomini come testimoniano i molteplici rapporti, incontri, collaborazioni che si verificano nelle nostre attività.
EVENTI

Parma: Franz e Franziska. Non c’è amore più grande

Parma: Il valore della vita. Proteggere la dignità e la cura della persona sino alla fine

Parma: Educazione come scoperta del positivo. Con Silvio Cattarina

Parma: Maturità 2023

Parma: Lo stupore per la presenza del Bene

Parma: Una domanda che brucia

Parma: Una domanda che brucia

Parma: Al cuore della musica

Parma: Coinvolti nella ricerca della pace

Parma: L’abbazia di San Giovanni Evangelista

Parma: Individuo o persona? Massa o comunità?

Parma: Dal desiderio della pace..

Parma: La fine dell’epoca non è la fine

Parma: La Rosa bianca

Parma: Presepe Vivente

Parma: Guardare la realtà con stupore

Parma: Cristiano cioè al lavoro

Parma: Con Dante. Un diario di viaggio all’inferno

Parma: Relazione educativa

Parma: Incontro su San Francesco del Prato

Parma: Introduzione alla lettura dell’enciclica

Parma: W.A.Mozart. Guida all’ascolto

Parma: Armenia e Nagarno-Karabakh

Parma: Un segno per la vita

Parma: Pace su Nagasaki. Il medico che guariva i cuori

Parma (Pr): L’ospite inatteso e il valore della vita

Bologna: Un metodo per il dialogo fra le culture

Bologna: Un metodo per il dialogo fra le culture

Parma: La dignità della persona

Parma: Dall’Espressionismo alle Nuova Oggettività. Avanguardie in Germania

Parma: Baby driver

Parma: Slam

Parma: La rivoluzione e i bambini

Parma: Pasternak. Un poeta nel turbine della rivoluzione

Parma: La battaglia di Hacksaw Ridge

Parma: Gli angeli della Rivoluzione

Parma: Agnus Dei

Parma: Barbiana 65. La lezione di don Milani

Parma: Into the wild
