Gessate (Mi): L’avventura della conoscenza nella pittura

Masaccio, Beato Angelico e Piero della Francesca


Mostra itinerante realizzata in occasione della manifestazione “Meeting di Rimini”, anno 2009.

Tre cicli di affreschi: la Cappella Brancacci e il Convento di San Marco, entrambe a Firenze, il Ciclo della Croce ad Arezzo, opere rispettivamente di tre grandi artisti, Masaccio, Beato Angelico e Piero della Francesca, protagonisti del 400 italiano. Da una parte lo sguardo alla tradizione cristiana da cui provengono, dall’altra il dramma di un secolo che pone l’uomo al centro dell’universo.
La mostra presenta l’esperienza di questi tre artisti, un’urgenza di bellezza e di significato che, come documentano le opere, supera le contraddizioni di un difficile momento storico.

Le porte della chiesa dell’Addolorata sono state aperte in occasione della magnifica mostra “L’avventura della conoscenza nella pittura di Masaccio, Beato Angelico e Piero della Francesca”.
La serata inaugurale, che ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso, è stata condotta dalla dottoressa Elena Alberio. Egregiamente ci ha accompagnato nel comprendere meglio da dove è nata l’idea di realizzare questa mostra, che lavoro ha comportato e che maturità ha generato.
L’idea è nata da due professori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Alessandro Rovetta e Marco Rossi, i quali hanno coinvolto circa 30 studenti nell’approfondire la vita di tre artisti attraverso la loro opera più significativa: Masaccio – cappella Brancacci, Beato Angelico – convento di San Marco, Piero della Francesca – il ciclo delle Storie della Vera Croce. Proprio questi artisti perchè segnano il passaggio tra due epoche fondamentali il medioevo e il rinascimento.
Il lavoro proposto ha visto protagonisti in prima persona gli studenti continuamente richiamati ad osservare le opere e stimolati a cercare di capire cosa è accaduto in questa svolta epocale.
Con questa mostra non si è raggiunta una risposta definitiva, ma si sono poste delle ipotetiche basi da approfondire successivamente.
Lo studio intenso di ciascuno dei tre cicli di affreschi ha rivelato le caratteristiche peculiari di ogni artista.
Masaccio, sui ponteggi al fianco del suo maestro Masolino, nella cappella della Chiesa del Carmine a Firenze affresca la storia di Pietro e di tutta la Chiesa Cattolica innovando la pittura dell’epoca. La sua amicizia con altri artisti fiorentini come Brunelleschi e Donatello lo spinge a dare alla figura umana un peso, tanto da proiettarne l’ombra, e a evidenziare come la realtà mostrata attraverso la pittura si possa raccontare da sé, sguardi e gesti rendono presente ciò che è accaduto 2000 anni fa.
Beato Angelico in un contesto totalmente differente, quello del suo convento domenicano, affresca gli ambienti comuni e le celle del monastero. L’immagine qui ha una funzione ben precisa quella di essere contemplata, viene così ridotta all’essenziale.
Il monaco è accompagnato nella meditazione attraverso un santo dell’ordine e, in alcuni casi, anche dalla Madonna, presenti all’interno dei dipinti.
Piero della Francesca, artista appassionato di matematica, nelle Storie della vera Croce ad Arezzo narra attraverso i suoi dipinti di una realtà “fermo immagine” che anche nel caos di una battaglia si mostra ordinata secondo un criterio divino che l’uomo con le sue capacità può studiare e raffigurare.
L’intuizione alla quale si è giunti dopo un lungo studio approfondito è che all’uomo medioevale la realtà così come la vedeva parlava da sé. Mentre col passare del tempo, attraverso scoperte scientifiche e un’aumentare della fiducia nelle capacità umane, l’uomo stesso vuole raccontare il mondo mediante strumenti che ha fatto propri come dimostrazione delle personali abilità.
Questa analisi su questi tre grandi pittori non è rimasta circoscritta alla realizzazione della mostra, ma ha generato un nuovo modo di studiare. Garantisce partendo dall’osservazione delle opere la conoscenza di persone straordinarie che con la loro arte hanno da dire qualcosa a noi oggi.



Data

Venerdì 05 Ottobre 2012 ore 12:00

Luogo

Cineteatro San Giovanni Bosco, piazza Roma, Gessate (Mi)